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Sindaco Rocca di Papa, le ultime dolci parole alla compagna
Era pronto a guarire e tornare a casa dalla sua famiglia e compagna e invece la tragica morte. Il sindaco Rocca di Papa, Emanuele Crestini, aveva espresso il suo ultimo desiderio alla fidanzata prima di morire.
Giovedì sera il suo sogno si è infranto, la sua vita si è spenta improvvisamente. Il sindaco Rocca di Papa aveva espresso un desiderio alla sua compagna Veronica, una commercialista che ha concesso un’intervista al Messaggero.
«Emanuele aveva inalato troppo fumo tossico nei suoi polmoni perché invece di scappare via era risalito sopra ai piani più alti per aiutare le persone durante l’esplosione. Quella maledetta mattina è stato lui a chiamarmi al telefono e a dirmi che era al policlinico di Tor Vergata. Stavo lavorando in studio, all’Eur, sono salita in macchina e ho attraversato mezza città col cuore in gola. Emanuele lo avevo sentito al telefono, non pensavo fosse così grave. E con lui ci ho parlato, con i medici e le infermiere scherzava. Appena arrivata, mi è passato davanti su una barella. Mi ha stretto la mano e mi ha chiesto: “Quando esco di qua, mi vuoi sposare?” e io, naturalmente, gli ho risposto “sì amore”. Le sue condizioni sono invece precipitate. Il grado delle ustioni era sceso al secondo, e questo ci faceva ben sperare. Ma aveva respirato troppo fumo e i polmoni, alla fine, non hanno retto».