Cronaca
ROMA La Raggi caccia il dirigente del dipartimento Politiche abitative

ROMA Via il dirigente del dipartimento Patrimonio e politiche abitative. Con un’ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi è stato allontanato Aldo Barletta.
Barletta, dirigente storico della vecchia guardia, che non sembra aver mai stretto un buon rapporto con l’amministrazione grillina. Il manager sarebbe spostato al Centro Carni, poltrona non molto comoda che per i predecessori ha sempre avuto il sapore della penitenza. Come raccontano in Campidoglio a far scattare la rimozione è stato il caso di via Cardinal Capranica.
Contro Barletta puntano il dito i 5S: nella preparazione dello sfratto, nei concitati frangenti della caccia alle alternative alloggiative per le ‘fragilità’, avrebbe segnalato agli assessorati alle Politiche sociali e al Patrimonio un immobile in realtà non disponibile. Un centro di proprietà di Roma Capitale, in via Labicana, alla fine risultato non idoneo per ospitare famiglie di sfollati. Così il Comune è dovuto correre ai ripari individuando una nuova struttura a Centocelle da 86 posti e altri 24 letti in un centro di accoglienza a Tor Vergata in cambio di 64.000 euro.
“È stata la classica goccia che fa traboccare il vaso”, dicono nei corridoi del Campidoglio. Dove imputano al dirigente almeno altri due errori. Da una parte, il manager è lo stesso che due anni fa firmò lo sgombero dell’ex Rialto. Una decisione che fece inalberare mezza giunta, il vicesindaco Luca Bergamo in testa. Poi c’è il caso Inps. L’Istituto nazionale della previdenza sociale da mesi ha firmato un protocollo con il Campidoglio che prevedeva un censimento degli immobili dell’ente.
Appartamenti e interi stabili che il Comune avrebbe potuto acquisire e utilizzare per fronteggiare l’emergenza abitativa ed eventuali nuove crisi legate al dossier sgomberi. Il monitoraggio avviato lo scorso settembre non è mai stato completato. “Mesi persi”, masticano amaro in Comune. In sostanza il manager non avrebbe fatto partire la ricognizione. Ecco, allora, l’ordinanza della Raggi. Una firma che trova la sua cornice nel “chi ha sbagliato pagherà” pentastellato tornato in voga negli ultimi tempi.
Il dipartimento sarà gestito ad interim da un dirigente da nominare. A dare man forte alla direzione Politiche sociali è arrivato Stefano Donati. Ex capo dei vigili urbani di Bari. In Puglia è finito sotto indagine per falso e abuso d’ufficio per l’ampliamento della concessione ottenuto da un ex gestore di uno stabilimento balneare. Ora a Roma dovrà occuparsi di un dossier delicatissimo. Via il vecchio, dentro il nuovo. Sperando che non trovare altri intoppi.
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Cronaca
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Nella stessa lettera, l’accusato tira in ballo un testimone, insinuando dettagli che potrebbero cambiare il corso delle indagini. Chi è questa persona e cosa sa? Le autorità sono ora sotto pressione per approfondire, mentre l’opinione pubblica si interroga su possibili colpi di scena. Questa svolta promette di rivelare aspetti inediti del caso, tenendoci tutti con il fiato sospeso.
Cronaca
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Il corteo composto da circa 5.000 persone sta arrivando alla piazza simbolo dei Partigiani romani, Porta San Paolo dove tanti anni fa tantissimi Partigiani combattevano contro il regime nazifascista.
Dal furgone che guida il corteo tanti gli slogan e canti, ma soprattutto critiche al Partito Democratico e alla brigata ebraica. Il primo è accusato di sostenere il programma ReArm Europe.
Mentre alla brigata ebraica viene contestata la paternità della lotta alla resistenza contro il mazifascismo e naturalmente l’attuale guerra contro il popolo Palestinese.
Il corteo è appena arrivato nella piazza senza nessun momento di tensione.
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