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Cronaca

ROMA La docente all’esame: «L’Aids si trasmette con i rapporti omosessuali»

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ROMA La docente all’esame: «L’Aids si trasmette con i rapporti omosessuali»

ROMA «L’AIDS è una malattia che si trasmette mediante rapporti omosessuali». L’affermazione, gravissima e discriminatoria, sarebbe stata fatta da una docente di biologia di una commissione esterna durante l’esame di maturità in un liceo romano.

A denunciare il caso è Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, da sempre in prima linea nella lotta all’omofobia: «Siamo stati contattati da un docente. Ci ha raccontato un grave episodio di discriminazione contro le persone omosessuali commesso durante gli esami di maturità in un Liceo romano da una commissaria esterna di biologia proveniente da un altro istituto. Durante gli orali uno studente ha raccontato il suo tirocinio presso una struttura di sostegno per persone sieropositive.

La commissaria ha detto di conoscere il tema e ha affermato: mentre l’HIV si contrae attraverso un unico rapporto sessuale con un soggetto affetto dal virus, l’AIDS si contrae quando si hanno più rapporti con persone ammalate. Ha poi insistito dicendo che l’AIDS è una malattia che si contrae mediante rapporti omosessuali. La preside del Liceo ha preso le distanze da tali affermazioni ed invierà una nota. Tali affermazioni oltre che essere scientificamente sbagliate sono cariche di pregiudizi e discriminatorie verso le persone omosessuali.

Inoltre generano false informazioni verso i giovani non gay facendoli sentire immuni dal HIV e mettendoli a rischio. Abbiamo chiesto al Ministero dell’Istruzione di verificare i fatti e che l’insegnate sia esonerata dall’insegnamento. È inaccettabile che un insegnante, in particolare di biologia, possa fare determinate affermazioni davanti agli studenti. Ciò dimostra quanto siano importanti azioni di sensibilizzazione nelle scuole, cosa che ancora ci risulta molto difficile. Per questo chiediamo al Ministro Bussetti un incontro al più presto. Al fine che il MIUR preveda azioni di contrasto all’omofobia nelle scuole».

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Una fiaccolata delle reti pacifiste in Campidoglio per Gaza

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Una fiaccolata delle reti pacifiste in Campidoglio per Gaza

Mercoledì 2 aprile, alle 18:30, si svolgerà una fiaccolata in Piazza del Campidoglio per sensibilizzare sull’attuale situazione in Israele e Palestina. L’evento è parte di una mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil, aperta a vari gruppi associativi e sindaci, incentrata su temi come lavoro, pace, diritti e ambiente. Gli organizzatori, tra cui Anpi Provinciale di Roma, Cgil Roma e Lazio, Libera Roma, e altri, hanno espresso che “non possiamo restare fermi e in silenzio davanti eccidi contro la popolazione palestinese e alla sottrazione della loro terra”.

Richieste al Consiglio di Sicurezza dell’ONU

Il testo dell’iniziativa sottolinea la necessità di un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dei governi mondiali affinché il governo di Netanyahu interrompa le ostilità. Gli organizzatori affermano: “La rottura della tregua e la ripresa delle ostilità pregiudica la sicurezza e la vita delle persone”. Viene richiesto un cessate il fuoco duraturo, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi, la fine del blocco degli aiuti e sanzioni economiche contro Israele.

Appello della Cgil Nazionale

L’appello è supportato anche dalla Cgil nazionale, che ha dichiarato: “Non possiamo rimanere in silenzio e ci mobiliteremo con presidi e iniziative in tutta Italia per dire: ‘Fermate Israele. A Gaza e in Cisgiordania muore l’umanità’”. La fiaccolata del 2 aprile avrà la presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

L’iniziativa mira anche al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione Europea e alla protezione dei giudici internazionali della Corte dell’Aja.

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Gualtieri introduce il 5G nella metropolitana di Roma con la linea A dedicata a film e streaming

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Gualtieri introduce il 5G nella metropolitana di Roma con la linea A dedicata a film e streaming

Roma inaugura una rete 5G pubblica

Roma diventa la prima città d’Europa a offrire una rete 5G negli spazi pubblici, inclusi metropolitana, piazze e strade. Il servizio è partito da 9 stazioni della linea A, da Cipro a Vittorio Emanuele, dove gli utenti possono connettersi facilmente senza password o registrazioni. Questa rete consente di sfruttare il 5G per scaricare film, guardare serie in streaming e effettuare videochiamate senza interruzioni, anche all’interno dei treni in movimento.

Crescita della rete e infrastrutture

Quello inaugurato è solo il primo passo di un progetto che prevede l’estensione della rete 5G a tutte le 75 stazioni della metropolitana. Entro giugno, tutte le fermate della linea A saranno connesse, il 75% delle fermate della linea B1 e il 25% di quelle della linea C. La linea B sarà completamente connessa entro dicembre 2025, e la linea C completerà l’installazione entro i primi mesi del 2026, con un totale di 1.170 unità remote, oltre 3.000 antenne e oltre 250 km di nuova fibra ottica.

WiFi6 nei luoghi pubblici

In aggiunta, sono stati completati collegamenti WiFi6 in 9 spazi pubblici, tra cui piazza Campidoglio e piazza del Popolo, dove sono stati installati 78 access point e 44 telecamere ad alta definizione. Entro la fine del 2025, il segnale 5G arriverà in 100 piazze della città, aumentando così l’accesso per cittadini e turisti.

“Con questo primo lotto di antenne – ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri durante l’inaugurazione – Roma compie un passo avanti molto significativo nella direzione della trasformazione della città in una vera e propria smart city, dotata di infrastrutture di comunicazione adeguate. Questo è un grande salto in avanti nell’utilizzo delle tecnologie più avanzate al servizio della collettività e dimostra come la collaborazione fra pubblico e privato possa essere utile per creare innovative infrastrutture fondamentali per la crescita di Roma”. Durante l’inaugurazione, il sindaco ha effettuato un viaggio sulla linea A per testare le video chiamate.

“L’impegno di Inwit – ha commentato anche Diego Galli, Dg della stessa società – è quello di sostenere il percorso di trasformazione della Capitale in una smart city sempre più connessa e intelligente grazie ad infrastrutture digitali e condivise”.

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