Primo Piano
NEONATA MORTA NEL TEVERE Dalla Procura nuovi agghiaccianti dettagli
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NEONATA MORTA NEL TEVERE Dalla Procura nuovi agghiaccianti dettagli.
NEONATA MORTA NEL TEVERE Dalla Procura nuovi agghiaccianti dettagli. La piccola, data alla luce appena 24 ore prima, fu ritrovata dai pescatori lungo il fiume tra il Gra e Centro Giano. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata gettata in acqua da un ponte, addirittura da un’auto in corsa. Enorme importanza avrà quell’ematoma violaceo dietro la nuca della piccina: sarà lui infatti a fornire le risposte più importanti, su dove, e con quali modalità, l’assassino se ne sia disfatto.
Per ulteriori dettagli occorrerà attendere l’autopsia, in programma quest’oggi. Un primo esame esterno è stato già eseguito dal medico legale sabato pomeriggiosul posto del ritrovamento: la bimba (descritta da chi l’ha vista come «una bella bambina, paffutella, con la carnagione candida e che non sembrava prematura ma, al contrario, in perfetta salute») sarebbe nata viva, dato che ha respirato prima di morire. Sarà pero l’accertamento autoptico a dare a magistrato, poliziotti del commissariato Esposizione e di Squadra Mobile una direzione più precisa di indagine. A partire da cosa ha provocato quella chiazza viola-rossastra. E, se dal lancio in acqua, da che altezza e da quale angolazione. Altri indizi arriveranno poi dal Dna, i cui frammenti sono stati già campionati dalla Scientifica proprio attraverso il materiale biologico contenuto nel cordone ombelicale della piccola. Proprio da qui si potrebbe infatti risalire al padre e/o alla mamma della bambina, ammesso che siano stati schedati.
Tra le ipotesi, quella che la bambina sia stata partorita da una prostituta, cui poi sarebbe stata subito tolta perché la donna tornasse al più presto a lavorare in strada. Non si esclude però nemmeno una gravidanza non desiderata finita con un parto clandestino in casa. Una tesi avvalorata dall’esperienza mostrata da chi ha aiutato la donna a mettere al mondo la piccola: ha reciso il cordone con le forbici e poi lo ha annodato, quasi come un gesto di pietà, per non farla morire subito.
Intanto, ieri la presidente di Salvamamme, Grazia Passeri, ha chiesto alla sindaca Virginia Raggi «un atto di amore» per questa bambina. «Diamole un abbraccio, facciamo sì che idealmente sia il cuore di Roma a riscaldarla, a rivestirla, e a restituirle dignità», ha detto. Invito accolto dalla prima cittadina che ha annunciato una cerimonia di addio per la bimba senza nome. «Una tragedia che ha sconvolto tutti, Roma abbraccia questo piccolo angelo e non lo dimenticherà», ha commentato Raggi che si è soffermata sull’importanza di «informare sulla possibilità di partorire in anonimato» secondo la legge che consente alla madre o ai genitori di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale dove è nato assicurandogli assistenza e tutela giuridica.
Primo Piano
Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
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La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
Primo Piano
Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
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Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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