Cronaca
ROMA Colpa della Raggi o di Zingaretti: ecco il piano rifiuti vigente

Il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, quale aggiornamento del precedente Piano approvato con D.C.R. 10 luglio 2002 n. 112, nasce a seguito della necessità di adeguamento alle numerose innovazioni normative.
Il Piano rifiuti vigente prevede:
Il D.Lgs. 36/03, c.d. “Decreto discariche”, che ha imposto il divieto dei rifiuti non trattati in discarica e la riduzione dei rifiuti biodegradabili da avviare a smaltimento.
Il D.Lgs. 152/06, c.d. “Codice ambientale” che disciplina con maggiore dettaglio numerosi temi in materia di competenze, programmazione e regolazione della materia dei rifiuti, non chiariti dalla disciplina previgente (D.Lgs. 22/97).
Il D.Lgs. 152/06 prevede specifiche attribuzioni di competenze in capo a Stato, Regioni, Province e Comuni.
Art. 195 – STATO
Per quanto concerne il tema proprio della “pianificazione”, ai sensi dell’art. 195, spettano allo Stato:
– l’adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il recupero e l’ottimizzazione dei flussi di rifiuti.
– l’individuazione, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni, degli impianti di recupero e smaltimento di preminente interesse nazionale da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese.
– la definizione, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni, di un piano nazionale di comunicazione e di conoscenza ambientale.
– la determinazione di criteri generali, differenziati per i rifiuti urbani e per i rifiuti speciali, ai fini della elaborazione dei piani regionali.
– l’indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.
– l’indicazione dei criteri generali per l’organizzazione e l’attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
– l’individuazione delle tipologie di rifiuti che per comprovate ragioni tecniche, ambientali ed economiche possono essere smaltiti direttamente in discarica.
Art. 196 – REGIONI
Ai sensi dell’art. 196 del Codice ambientale sono di competenza delle Regioni:
– la predisposizione, l’adozione e l’aggiornamento, sentiti le Province, i Comuni e le Autorità d’Ambito, dei piani regionali di gestione dei rifiuti, di cui all’art. 199 del Codice Ambientale.
– la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti.
– l’elaborazione, l’approvazione e l’aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di propria competenza.
– la delimitazione, nel rispetto delle linee guida generali, degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
– la promozione della gestione integrata dei rifiuti.
– la definizione di criteri per l’individuazione, da parte delle Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, nel rispetto dei criteri generali indicati dallo Stato.
– la definizione dei criteri per l’individuazione dei luoghi o impianti idonei allo smaltimento e la determinazione, nel rispetto delle norme tecniche stabilite dallo Stato, di disposizioni speciali per rifiuti di tipo particolare.
Art. 197 – PROVINCE
Alle Province, l’art. 197 attribuisce competenze per le funzioni amministrative concernenti la programmazione e organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, da esercitarsi con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, e in particolare: l’individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento di cui all’art. 20, co. 2 del D.Lgs. 267/00 (cd. TUEL – Testo Unico degli Enti Locali), ove già adottato, e delle previsioni di cui al Piano regionale, nonché sentiti l’Autorità d’Ambito e i Comuni, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonché delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti.
Art. 198 – COMUNI
I Comuni, a norma dell’art. 198, concorrono, all’interno delle attività svolte a livello degli Ambiti Territoriali Ottimali, alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
Dal quadro normativo si evince che la Regione ha competenza, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dallo Stato, per la redazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti nei quali vengono definiti i criteri per l’individuazione, da parte delle Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, nonché i criteri per l’individuazione dei luoghi o impianti idonei allo smaltimento.
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Cronaca
Il derby delle chiese: lo scontro tra Centocelle e Monti

#ScopriIlPapaNascostoNeiQuartieriDiRoma #ConclaveMisterioso
Il Cardinale che Lava Auto in Parrocchia
Immaginate di incrociare un futuro Papa mentre lava la sua auto in un cortile di parrocchia: è successo davvero con Peter Turkson, il 77enne ghanese nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II. In una chiesa come quella di San Liborio, tra le 263 assegnate ai cardinali a Roma, nessuno si aspetterebbe di vedere un porporato così “normale”. Eppure, mentre il mondo attende il prossimo conclave nella Cappella Sistina, questi uomini di fede vivono connessioni sorprendenti con i quartieri della Città Eterna, mescolandosi a vita quotidiana e tradizioni locali.
I Rapporti Segreti tra Cardinali e le Loro Chiese
Ma cosa lega davvero i cardinali alle loro chiese romane? Prendete Robert Sarah dalla Guinea, assegnato alla Basilica di San Giovanni Bosco: un uomo che celebra messe di Pasqua in quartieri affollati, proprio come un vicino di casa. Oppure pensate a cardinali provenienti dalla “fine del mondo”, come annunciato da Papa Francesco, che si trovano a interagire con graffiti di Roma e Lazio sui muri e bambini che giocano nei campi parrocchiali. Ogni cardinale è legato a una chiesa specifica, creando relazioni evocative che potrebbero nascondere storie incredibili – dal tedesco Marx all’Infernetto al vietnamita Nguyen Van Nhon.
I Candidati al Papato e le Loro Parrocchie Nascoste
Tra i favoriti, Luis Antonio Tagle dal Filippine è un vero fenomeno social con centinaia di migliaia di follower: ha guidato il rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ma la sua chiesa è a Centocelle, dove è noto per la sua simpatia e per aver portato i genitori ultranovantenni a cena. Oppure lo svedese Anders Arborelius, più riservato, legato a Santa Maria degli Angeli vicino Termini, un luogo di funerali di Stato che potrebbe rivelare segreti inaspettati. E chissà, magari il prossimo Papa è proprio quello che ha condiviso una pastasciutta con i frati locali!
Il Derby dei Cardinali nei Quartieri di Roma
A Trastevere, i fedeli sono divisi tra Matteo Zuppi, legato a Sant’Egidio, e Pierbattista Pizzaballa a Sant’Onofrio al Gianicolo – un vero derby romano! Poi c’è Fernando Filoni nel quartiere Gianicolense o Pietro Parolin alla periferia est, dove i parrocchiani lo descrivono come “amabilissimo”. Anche uno spagnolo come Cristóbal López Romero, nel vivace Pigneto, o l’ungherese Peter Erdo davanti al Colosseo, potrebbero stupirci. Potreste averlo incontrato durante una festa patronale o una cresima, senza saperlo – e ora, con il conclave in corso, ogni visita potrebbe essere il indizio per il prossimo Pontefice!
Cronaca
Sanpietrini e resilienza: il fascino nascosto di Roma nel mondo

#FuneraliPapaFrancesco #RomaInvasa – Scopri come la Città Eterna si prepara a un’ondata epica di visitatori da tutto il mondo!
CITTÀ APERTA
Roma, con la sua storia millenaria, ha sempre affascinato per la capacità di accogliere masse incredibili senza perdere il suo fascino eterno. Immagina: centinaia di migliaia di persone, da potenti leader mondiali a semplici curiosi, stanno per convergere per i funerali di Papa Francesco. È un’invasione benefica che promette sorprese inimmaginabili, dove ogni angolo della città diventerà un palcoscenico di storie umane. Ma cosa rende Roma così irresistibile? La sua eredità di accoglienza, fin dai tempi di Romolo e del leggendario asylum, dove chiunque trovava rifugio. Preparati a vedere come questa metropoli gestirà questo flusso straordinario, dimostrando una volta di più la sua maestosa forza inclusiva.
PLURALITÀ E SINTESI
E se ti dicessimo che Roma è il luogo perfetto per un evento così universale? Tra poco, il sagrato di San Pietro e le strade della città brulicheranno di una miscela esplosiva di culture e storie. Il corteo funebre, dal colonnato di Bernini fino alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposerà il papa argentino “dalla fine del mondo”, sarà un vero spettacolo di pluralità. Quali incontri inaspettati ci aspettano? Questa sintesi di mondi diversi potrebbe rivelare segreti nascosti sulla vera essenza di Roma, un crocevia che unisce tutto in un abbraccio senza confini.
LA STRATIFICAZIONE INFINITA
Hai mai pensato a Roma come a un gigante che assorbe tutto senza spezzarsi? La sua storia, lunga quasi tremila anni, non è fatta di rotture, ma di stratificazioni infinite che la rendono più forte. Dalle invasioni gotiche ai saccheggi dei lanzichenecchi, la città ha sempre interiorizzato ogni sfida, trasformandola in qualcosa di suo. E ora, con l’arrivo di questa nuova “marea”, Roma potrebbe stupirci di nuovo: perderà il fiato per un momento, come nei suoi periodi bui, ma non cederà mai. Scopri come questa resilienza eterna la rende invincibile di fronte a qualsiasi flusso.
CULTURA UNIVERSALE
Cosa rende Roma il centro ideale per un momento storico come questo? La sua cultura universale, che celebra il dialogo, la pace e uno sguardo profondo verso il futuro, sta per brillare come mai prima. I partecipanti ai funerali di Papa Francesco non verranno solo per onorare lui, ma per immergersi in questa essenza eterna. Immagina: leader globali e pellegrini comuni, tutti uniti in un omaggio che potrebbe svelare aspetti nascosti della città. È un’opportunità unica per esplorare come Roma incarni valori che il mondo intero insegue.
I PADRONI DEL MONDO
E se i potenti del pianeta, da Trump in giù, arrivassero a Roma non per conquistare, ma per essere conquistati? Proprio come spiega Francesco Rutelli nei suoi libri accattivanti, Roma sopravvive a tutto, assorbendo e trasformando ogni influenza. Questi leader sanno che la città eterna è inarrestabile, e il loro arrivo per i funerali di Bergoglio potrebbe riservare colpi di scena imprevedibili. Scopri come Roma continuerà a brillare, mostrando la sua inimitabile capacità di accogliere e ispirare, anche di fronte ai più grandi del mondo.
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