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ROMA Adesso anche sulla Metro A i treni arrivano in orario
ROMA Adesso anche sulla Metro A i treni arrivano in orario: ecco di chi è il merito.
ROMA Adesso anche sulla Metro A i treni arrivano in orario. Il merito? Di una…stretta. Sulle linee A e B, non proprio famose per la puntualità, il numero di convogli «scartati» dai macchinisti per guasto si è praticamente azzerato. E’ avvenuto dal primo luglio, quando è entrato in vigore il nuovo accordo sulla produttività voluto dall’azienda. In base al quale i conducenti delle prime due linee guidano di più – 4 ore e mezza al giorno rispetto alle 4 ore scarse previste fino a giugno – e vedranno decurtata la busta paga se le tratte depennate per «mancanza di materiali» superano una certa soglia.
Fissata in oltre il 7 per cento delle corse programmate (prima era il 9 per cento), comporterà un taglio nella paga giornaliera del conducente di turno di circa 50 euro. A dirlo l’accordo siglato dalla direzione del Personale di Atac insieme ai principali sindacati, dove si legge: «L’indennità relativa alle corse perse oltre il 7% di quelle programmate verrà decurtata tra tutti coloro che non avranno effettuato corse viaggiatori per mancanza di materiale». Fino a giugno erano circa 900 al mese (30 al giorno) le corse saltate per guasti, sulle prime due linee del metrò, erano 900 al mese (circa 30 al giorno). Da inizio luglio si sono quasi azzerate, come confermano i primi calcoli dell’azienda.
La stretta anti-ritardi riguarda anche il servizio di superficie, bus e tram, da sempre oggetto di attese da record alle fermate. Proprio questo è, tra quelli gestiti da Atac, quello più in difficoltà. Dal 2016 al 2018 sono stati quasi 4 milioni e mezzo i chilometri persi all’anno. Per la precisione, da 89,3 milioni di chilometri macinati tre anni fa, si è passati, lo scorso anno, a quota 84,9 milioni. Colpa dell’età avanzata della flotta – 12 anni di media – e della lentezza con cui il Campidoglio sta gestendo l’acquisto dei nuovi bus. Non sono bastate infatti le richieste dell’Atac al Comune per trasferire i 227 mezzi ordinati un anno fa e fabbricati in Turchia. Col nuovo contratto, agli autisti di bus e tram andrà un’«indennità omni-comprensiva» di 10 euro al giorno, ma solo se guideranno più del previsto e i ritardi sulle tabelle di marcia non supereranno i 15 minuti. In questo caso, saranno conteggiati come «utili ai fini dell’orario ordinario di lavoro».
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