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ROMA ATAC Decalogo anti buche per gli autisti

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ROMA ATAC Decalogo anti buche per gli autisti

ROMA ATAC Decalogo anti buche per gli autisti: i dettagli.

ROMA Decalogo anti buche per gli autisti. La cui salute è messa a grave rischio dalle cattive condizioni delle strade capitoline. Buche, asfalto dissestato, sampietrini, dossi provocati dalle radici degli alberi: non certo il massimo su cui guidare tutto il giorno. In particolare per le parti del corpo più sollecitate, in primis la schiena. Una denuncia che arriva non dai lavoratori, bensì dalla stessa azienda di trasporto pubblico.

La disposizione operativa è stata firmata ieri, dando il via libera un’integrazione al “manuale degli operatori di esercizio”. In essa sono contenute le “indicazioni utili a ridurre le vibrazioni trasmesse al conducente e i loro effetti sull’apparato muscolo-scheletrico”. In sostanza, un decalogo da osservare per ridurre i danni provocati dalle strade dissestate della Capitale. Negli anni scorsi, la Procura aveva indagato sulle malattie professionali degli autisti in seguito a una segnalazione dell’Inail.

Ernia del disco, cervicale cronica, disturbi al collo e alla schiena: questi i casi più frequenti analizzati. Tra le prime indicazioni contenute nel breviario, “mantenere un’andatura regolare, evitando frenate brusche e accelerazioni improvvise”, e “mantenere una velocità bassa, compatibilmente con le esigenze di servizio, soprattutto in presenza di manto stradale rovinato o fessurato”. Le regole si concentrano però soprattutto sulla regolazione del sedile, fondamentale per assorbire i colpi del “motocross” quotidiano sulle strade della Capitale.

Andando nei dettagli, Atac suggerisce di sedersi il più possibile con la schiena aderente allo schienale, che va inclinato all’indietro creando un angolo tra cosce e busto di 100°. Ancora: l’altezza del sedile deve essere tale che i talloni poggino sul pavimento. Importante è anche la regolazione del volante, da eseguire con cura per evitare posture innaturali. Quanto invece al poggiatesta, per salvaguardare il collo, va regolato in modo che “il bordo superiore si trovi all’altezza della sommità del capo, mentre la distanza tra testa e poggiatesta non deve superare i 5 cm”.

Attenzionata inoltre la posizione dello specchietto laterale. Ma, vista la forza delle sollecitazioni cui le buche costringono gli autisti, Atac ha deciso di riconoscere ai sui lavoratori una sorta di “diritto alla sgranchita”. In pratica, secondo la disposizione operativa, gli autisti potranno se necessario “scendere e salire frequentemente dal veicolo”. Disposizione che si sofferma infine sui gravi danni alla flotta, che incidono sui chilometri garantiti dal contratto di servizio. In un anno solare, da quando la condizione delle strade si è deteriorata, sono saltate un milione e mezzo di corse, con tantissimi bus che si guastano.

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