Cronaca
ROMA Blitz antidroga — Vendevano Hashish, eroina e shaboo. Arrestati
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ROMA Blitz antidroga — Polizia di Stato impegnata a contrastare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestrati hashish, marijuana, eroina, cocaina e shaboo
ROMA Blitz antidroga — Nella serata di ieri in via dell’Archeologia, zona Casilino, gli agenti in borghese dell’omonimo commissariato hanno tratto in arresto 6 persone, tra cui un minorenne. Ad attirare l’attenzione degli investigatori, nella fattispecie, i movimenti sospetti dei soggetti in questione che, a turno e con compiti ben precisi, scambiavano dosi di stupefacente con cessione di denaro da parte degli acquirenti. Si tratta, eccetto uno, di cittadini romani di 20, 28 , 43, 44, 50 anni e di un minore di quasi 17 anni, tutti con precedenti di Polizia a carico. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati cocaina, hashish ed eroina per un peso complessivo di circa 38 grammi, oltre a 1.845 euro in contanti.
Nel corso di un servizio di polizia giudiziaria invece, gli agenti del Commissariato Prenestino hanno notato un’autovettura con due soggetti a bordo che improvvisamente è stata vista compiere manovre repentine di cambio di corsia a velocità elevata. Seguito a distanza il veicolo è stato fermato per un controllo. Una volta identificati, i due occupanti di 37 e 52 anni, entrambi iraniani con precedenti di Polizia, si sono mostrati da subito agitati. Uno dei due ha riferito agli agenti di avere della sostanza stupefacente nello zainetto. Durante la perquisizione sono state sequestrate 2 scatole di sciroppo contenenti due sacchetti in cellophane in cui erano nascosti dei cristalli trasparenti, risultati essere anfetamine del tipo “Shaboo”, per un peso complessivo di circa 100 grammi. All’interno di un borsello, sono poi stati rinvenuti ulteriori 38 grammi della medesima sostanza. Sequestrati, inoltre, 170 grammi di hashish del tipo “Charas” e alcuni grammi di eroina. Tratti in arresto, i due stranieri dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nel quartiere San Basilio, invece, gli agenti hanno arrestato due romani in due distinte operazioni di polizia. Il primo, vecchia conoscenza degli investigatori del commissariato di zona, è stato sottoposto a uno specifico controllo di osservazione e pedinamento, nel corso del quale è stato visto salire, insieme alla madre, a bordo della propria autovettura. Qui, poco dopo, è stato raggiunto da un cliente al quale ha ceduto della cocaina. Colto sul fatto l’uomo è stato arrestato dagli agenti, che hanno proceduto a sequestrare la sostanza denunciando in stato di libertà l’acquirente. L’anziana madre, invece, risultata estranea ai fatti è stata lasciata andare. Gli agenti hanno dunque proceduto a perquisire l’abitazione, all’interno della quale è stato rinvenuto svariato materiale per il peso e il confezionamento della droga. Il secondo arresto è avvenuto in via Castelpetroso, dove gli investigatori del commissariato San Basilio, in collaborazione con il Reparto Cinofili della Questura di Roma, hanno perquisito l’abitazione di un 43enne romano. Qui, all’interno dell’armadio della camera da letto, in seguito alla segnalazione del cane antidroga, è stata rinvenuta una cassetta di sicurezza in metallo con lucchetto. Al suo interno sono stati trovati cocaina, 1500 euro in contanti ritenuti provento di attività illecita, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga, nonché fogli manoscritti riportanti i conteggi dell’attività di spaccio.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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