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ROMA Case Ater in cambio di soldi e regali: boom di indagati

ROMA Case Ater in cambio di soldi e regali: boom di indagati.
ROMA Case Ater in cambio di soldi e regali. Assegnate spesso e volentieri senza titolo e in perfetta violazione dei bandi. Un ‘gioco’ che un manipolo di funzionari dell’Ater ha mandato avanti per anni, movimentando le assegnazioni degli alloggi popolari dal Tufello, a San Basilio fino all’Acqua Acetosa. Il tutto tramite contanti fino a ventimila euro, auto scontate, motori di barche e promesse di lavori di ristrutturazione gratis. Chiuso l’accordo, si passava a falsificare le carte, in barba alle graduatorie. E altre ‘sorprese’ non sono del tutto escluse. Comunque, dopo la retata di arresti di settembre, a breve partirà il processo per i primi 58 indagati, tra dirigenti dell’Ater, funzionari del Comune, e inquilini favoriti.
A occuparsi delle indagini il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall’Olio, che hanno contestato una sfilza di corruzioni e falsi. «Me faccio fa’ la delibera pe’ fa’ tutti i lavori, stai sereno». Le coppie, italiane e straniere, arrivavano a sborsare anche 20.000 euro per ottenere un tetto in tempi rapidi, rassicurate negli uffici dell’Ater. Tra gli indagati a rischio processo in particolare un dipendente del Comune, impiegato presso l’ufficio tecnico (ispettorato edilizia) del XV Municipio, e tre funzionari dell’azienda per l’edilizia residenziale del Campidoglio. Finti contratti di lavoro come badanti, nullaosta falsi, timbri di uffici pubblici falsificati, anche grossolanamente. «C’avemo in mano a graduatoria!», si vantava al telefono il dipendente comunale. «Ecco, io sto aspettà quello che offre de più», diceva invece uno dei dipendenti Ater sotto inchiesta. Un altro, secondo l’accusa, si occupava invece dei nullaosta falsi. Questi, come specificato nella misura cautelare dal gip Alessandra Boffi, era abile «a contraffare i format dell’Ater», mentre il suo compare, per il pm, avrebbe distribuito i documenti taroccati ai «committenti».
A congiungere i due passaggi erano gli intermediari, che intascavano il denaro e effettuavano sopralluoghi e cambi di serrature. Nei loro alloggi, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato liste delle case da occupare, foglietti con indirizzi, copie di assegni. Tutti gli escamotage sono stati ricostruiti grazie alle intercettazioni. Tra essi, fare passare gli occupanti come badanti. Altrimenti, dice intercettata un’indagata, sarebbe servita una “giustifica”. L’operazione che poteva arrivare a costare fino a 15.000 euro. Tanto ha infatti pagato una indiana, trasformata in badante del legittimo (e ignaro) assegnatario della casa Ater. Una dipendente del Campidoglio controllava poi le liste di assegnazione per verificare se il raggiro fosse riuscito. Dopodichè chiamava gli occupanti: «L’amico nostro ha detto che è tutto a posto». Successivamente, si fissava l’appuntamento per la consegna dei soldi. Uno degli indagati, assistito dagli avvocati Stefano Parretta e Giorgio Martellino, ha respinto le accuse: «Nessun favoritismo». I 58 indagati hanno 20 giorni per sottoporsi ad interrogatorio e fornire chiarimenti. Altrimenti la procura punterà dritta al processo.
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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