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ROMA I salta fila assediano Colosseo e Vaticano. Con un business da capogiro
ROMA I salta fila assediano Colosseo e Vaticano. Con un business da capogiro.
ROMA I salta fila assediano Colosseo e Vaticano. Con un nuovo look: meno fluo e official, più casual, stile turista. In postazioni ridisegnate e meno chiassosi nell’approccio al turista, ora dirottato su altre piazze all’ombra del Colosseo. Ma il loro assedio resta intatto. Portato avanti con tecniche teatrali, da virtuosi del trasformismo. A frenarli non è bastato nemmeno il nuovo regolamento di polizia urbana, operativo da dieci giorni esatti e che ne vieta l’attività. D’altronde, come si dice, ‘fatta la legge, trovato l’inganno’
«Giorno dopo giorno la situazione sta tornando ad essere quella di prima. – dichiara Isabella Ruggiero, presidente dell’Associazione guide turistiche abilitate – Il regolamento non ha efficacia senza una vasta e continua azione di controllo e sanzioni. La piazza del Colosseo e le aree limitrofe andrebbero sorvegliate costantemente giorno per giorno, senza mai mollare di un centimetro». La tregua dopo i divieti è durata appena 48 ore, poi tutto è tornato come prima. I promoter di tour guidati skip the line, a prezzi triplicati con l’abbocco del salta-fila, ora offrono e vendono i loro servizi a largo Agnesi, la piazza belvedere proprio sopra la stazione metro Colosseo. Una scelta non casuale, visto che è qui che i taxi scaricano i turisti diretti al Colosseo, con un viavai di flussi continuo. Le transazioni economiche, cash o con il pos, avvengono per strada. Qui oppure in un altro punto strategico: l’uscita della metro su via dei Fori Imperiali. Ma non manca chi si muove di nuovo sulla piazza, tra l’Arco di Costantino e lo Sperone Stern del Colosseo (sul lato di via Labicana).
Nuove le tecniche di manovra. A partire dal look: via i gilet/pettorine attira-turisti, dentro vestiti normali, camicia bianca o look da semplici turisti. «In pratica – sottolineano le guide professioniste – ci stanno ancora ma in incognito». Anche l’atteggiamento è stato ridimensionato: «Approcciano i turisti sulla piazza in modo più discreto», spiegano. D’altronde, un business così importante come quello sulla piazza del Colosseo e lungo via dei Fori Imperiali non può, non deve chiudere. Il giro d’affari del servizio, offerto da almeno dieci grosse agenzie turistiche più altre realtà imprenditoriali minori, si stima in almeno 300.000 euro al giorno. «Siamo in un momento critico – aggiunge Ruggiero – Con il nuovo regolamento, la polizia urbana ha uno strumento importante contro tanti fenomeni che devastano il Centro, eppure le agenzie su piazza hanno prontamente reagito. E il Comune e lo Stato sembrano latitare».
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