Cronaca
ROMA LUNGOTEVERE Ramo precipita in strada: feriti

ROMA LUNGOTEVERE Ramo precipita in strada: feriti e tanta paura.
ROMA LUNGOTEVERE Ramo precipita in strada. Il bilancio conta otto feriti, tra cui due bambini. L’arbusto si è staccato all’improvviso, precipitando per 12 metri, sulla banchina del Tevere. Travolta un’intera famiglia (madre, padre e due bimbi), in quel momento seduta al tavolo di una manifestazione estiva, organizzata lungo del sponde del fiume. Insieme a loro anche due amiche della famiglia, rimaste fortunatamente illese. Il ramo ha inoltre sfiorato altre due donne sedute accanto, una delle quali incinta. Entrambe hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Santo Spirito per il forte spavento.
L’episodio si è verificato nella tarda serata di ieri, intorno alle 22,30, all’altezza di Ponte Sisto, vicino Trastevere, cuore della Capitale. Tra i feriti, una bambina di 2 anni, assistita in codice giallo al Bambino Gesù per una ferita al braccio. Insieme a lei il fratellino di appena 3 mesi, non colpito, ma vista l’età, comunque portato al pronto soccorso per accertamenti. Sottoposti a cure anche la mamma, 30enne, centrata in testa dal ramo, e il papà, 34 anni, contuso ad una gamba. 8 in totale le persone ferite, alcune delle quali battute a terra, per fortuna non gravemente, nel tentativo di fuggire. Sul posto, sono accorsi i poliziotti del commissariato Monteverde e i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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