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ROMA METRO A Nuovo rinvio per la riapertura di Barberini
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ROMA METRO A Nuovo rinvio per la riapertura di Barberini.
ROMA METRO A Nuovo rinvio per la riapertura di Barberini. Chiusa da ormai quattro mesi, la stazione potrebbe insidiare il record di otto mesi di stop di piazza della Repubblica. La riapertura, dopo il cedimento, lo scorso 23 marzo, di un gradino di una scala mobile, è ancora piuttosto lontana. E potrebbe esserlo ancora di più, slittando anche oltre l’autunno. Per il ritorno alla normalità, si dovrà dunque aspettare il 2020.
E intanto giorno dopo giorno aumentano i danni per i commercianti della zona, che si rivarranno inevitabilmente sul Campidoglio. Attualmente infatti chi si dirige verso il centro storico non ha accesso ad un intero quartiere. Che comprende quattro arterie importantissime come via Barberini, via Veneto, via del Tritone e via delle Quattro Fontane, oltre ad altre strade minori.
Il motivo principale del ritardo sta nell’incertezza sul dissequestro della struttura: i sopralluoghi dei tecnici dell’Otis sono stati autorizzati nelle scorse settimane, ma al momento i lavori veri e propri non hanno ancora una data di inizio. Una volta che le ispezioni tecniche avranno dato il via libera, bisognerà sostituire tutta la scala mobile rotta e fare una manutenzione straordinaria sugli altri impianti. «A oggi non ho un cronoprogramma ufficiale per dirvi quando potrà riaprire la stazione di Barberini», aveva detto alcuni giorni fa l’assessore capitolino alla mobilità, Linda Meleo. Una situazione che, a distanza di giorni, non è mutata.
Ammesso che tutto si sblocchi entro agosto, serviranno almeno otto settimane lavorative per ultimare gli interventi necessari. Seguirà il collaudo e le verifiche dei tecnici dell’Ustif, l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero delle Infrastrutture. «È scandaloso che la metro Barberini dopo quattro mesi sia ancora chiusa e per di più ora invasa dai topi – commenta Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti Roma – Siamo di fronte all’ennesimo colpo al commercio romano e all’indotto che genera, oltre che un pessimo biglietto da visita per i milioni di turisti che vengono a Roma. La Capitale è sempre più decadente, la sindaca Raggi batta un colpo».
Agosto, dicevamo. Un periodo bollente per la Metro A, che vedrà la chiusura di intere tratte a causa dei lavori di manutenzione straordinaria. In dettaglio, dal 4 al 13 la percorrenza verrà interrotta per metà linea, tra Termini e Anagnina. Dal 14 al 19 agosto toccherà invece al tratto tra le stazioni Ottaviano (e quindi San Pietro e Musei Vaticani) e San Giovanni: sarà quindi escluso il centro storico della Capitale. La linea resterà attiva sulle tratte Battistini-Ottaviano da una parte e San Giovanni-Anagnina dall’altra. Dal 20 al 25 agosto avrà infine luogo l’ultima tranche di lavori sull’altra metà della linea, tra Termini e Battistini: i treni transiteranno solo tra Termini e Anagnina. Secondo il cronoprogramma, la linea A sarà riattivata totalmente dal 26 agosto. Nel frattempo, bisognerà affidarsi alle navette sostitutive in superficie.
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
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La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
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Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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