Primo Piano
ROMA RIFIUTI Salario e Rocca Cencia nel mirino dei pm
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ROMA RIFIUTI Salario e Rocca Cencia nel mirino dei pm.
ROMA RIFIUTI Salario e Rocca Cencia nel mirino dei pm. I magistrati vogliono chiarire se i due Tmb capitolini svolgono realmente il lavoro per cui sono stati concepiti. Vale a dire, il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati. Per questo motivo, hanno affidato un incarico a degli ingegneri. Ai quali spetterà ora avallare o smentire l’ipotesi che, in quegli impianti, il trattamento dei rifiuti non sia altro che un grande bluff
La verifica non è la prima effettuata: altre ne erano state svolte già in passato, dimostrando che la qualità del rifiuto prodotto era al di sotto degli standard previsti dalla legge. E anche i campanelli d’allarme non erano mancati. Ad esempio l’Arpa, in una relazione datata 16 novembre 2018, aveva descritto senza pietà il sito di via Salaria. Qui venivano infatti prodotti rifiuti con caratteristiche di putrescibilità, quindi non classificabili da Ama come frazione organica stabilizzata (FOS). Cosa che invece la municipalizzata avrebbe fatto fino al termine del lavoro del sito, ovvero l’incendio del Tmb.
Secondo gli specialisti, inoltre, l’impianto, per legge, deve realizzare, dalla spazzatura trattata, un 35% di combustibile. Invece il sito ne avrebbe generato il 22,4% nel 2016 e il 19,6% nel 2017. Rocca Cencia, invece, a maggio del 2017 era stata al centro di una segnalazione ai magistrati da parte dell’assessorato all’ambiente della regione Lazio. Nel Tmb, infatti, la società Sogliano Ambiente Spa aveva rispedito un camion dell’Ama con dei rifiuti considerati non in linea rispetto al codice qualitativo riportato. Solo indizi, certo, ma gli inquirenti sono comunque decisi a voler andare più a fondo in questa vicenda. Che allarga il perimetro dell’indagine madre, quella relativa agli incendi scoppiati sui due Tmb.
Su questo fronte, si sospetta che l’origine della fiamme sia dolosa. Gli investigatori ne sono convinti in particolare su quelle a via Salaria dell’11 dicembre, che avevano mandato in tilt il sistema di smaltimento di rifiuti in una città in costante affanno. Il fuoco è stato, molto probabilmente, appiccato da qualcuno. A stabilirlo, una consulenza depositata a maggio a piazzale Clodio al vaglio del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia.
Secondo i periti, i tempi di propagazione delle fiamme sarebbero troppo rapidi rispetto ad un incendio normale. A chiudere l’inchiesta non era bastata la relazione consegnata a gennaio dai vigili del fuoco, secondo cui non c’erano inneschi, tra l’altro di difficile se non impossibile individuazione. Anche sull’incendio a Rocca Cencia del 24 marzo la Procura sta indagando per incendio doloso, al momento contro ignoti. Gli investigatori del Noe non escludono l’ipotesi del sabotaggio.
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
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La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
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Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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