Cronaca
LATINA Sedicenne accoltella il patrigno

“È vero. L’ho colpito. Ma non ce la faccio più a vederlo mentre aggredisce mamma e mia sorella”. Queste le parole rilasciate alla Polizia al termine di una fuga durata circa dodici ore da un sedicenne di Giulianello, frazione di Cori, in provincia di Latina.
Una brutta storia divenuta oggetto d’indagine quando al pronto soccorso dell’ospedale di Velletri è giunto un quarantatreenne con ferite da taglio a un braccio. Avendo perso molto sangue l’uomo è stato sottoposto a intervento chirurgico. Allertato il commissariato è emerso che ad accoltellare C.D., il nome del ferito, era stato il figliastro sedicenne. L’indagine è passata al commissariato di Cisterna. Presto è arrivata la conferma.
L’uomo, che si trovava ai domiciliari con l’accusa di aver compiuto reati contro il patrimonio e contro la persona, era stato accoltellato in casa dal figlio della compagna nel corso di una lite e che il giovane era poi fuggito. Gli agenti, localizzato il cellulare del giovane, lo hanno rintracciato. Il sedicenne ha raccontato di essere stanco delle continue aggressioni del patrigno ai danni della madre e della sorella diciottenne. Il minore ha confessato agli investigatori di aver maturato un odio profondo nei confronti dell’uomo, definito violento e prevaricatore.
Tanto che aveva iniziato ad armarsi, accumulando diversi coltelli, spade e tirapugni, immediatamente sequestrati. Il ragazzo è ora indagato con l’accusa di lesioni aggravate dall’uso delle armi. Visto il contesto in cui si trovava e su cui stanno lavorando i servizi sociali è stato portato in una struttura protetta. La madre e la sorella non sembrano intenzionate a denunciare il quarantatreenne per le violenze subite, un particolare che rende difficili le indagini.
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Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
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