Cronaca
Termini fuorilegge. Sequestri e denunce alla Stazione

Blitz dei Carabinieri alla Stazione Termini che ha portato a decine di denunce e kg di materiale sequestrato. Piazza dei Cinquecento sotto scacco
I Carabinieri hanno setacciato la Stazione Termini e Piazza dei Cinquecento. Ancora controlli dei Carabinieri della Compagnia Centro nel quadrante che delimita la stazione “Termini” e piazza dei Cinquecento. Ieri sera sono state denunciate a piede libero 7 persone e altre 15 sono state sanzionate. Un 66enne della Repubblica Dominicana è stato denunciato perché sorpreso in via Giolitti mentre con bastone danneggiava il parabrezza di un motociclo parcheggiato in strada. Una 27enne romana e un 28enne del Senegal sono stati deferiti perché trovati all’interno della stazione ferroviaria nonostante fossero colpiti da foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Roma. Un 50enne del Bangladesh è stato denunciato in stato di libertà per l’inosservanza del decreto di espulsione dal territorio nazionale, emesso dalla Questura a suo carico. I Carabinieri hanno anche denunciato tre cittadini romeni, tutti senza fissa dimora e con precedenti, per l’inosservanza dei Daspo Urbano emessi dal Questore di Roma, e già precedentemente notificati a loro carico. Un cittadino peruviano di 60 anni è stato sanzionato amministrativamente, per un totale di 8.200 euro, per la vendita ambulante di prodotti alimentari senza preventiva autorizzazione. I Carabinieri lo hanno sorpreso in via Enrico de Nicola, nei pressi di piazza dei Cinquecento, mentre vendeva bevande e generi alimentari, appoggiando la merce, contenuta in pentole e confezioni in plastica, sul marciapiede prospiciente l’ingresso del complesso monumentale “Terme di Diocleziano”. I militari hanno sequestrato 30 kg di alimenti e 159 bibite alcoliche e analcoliche. Altre 15 persone sono state sanzionate per la violazione del divieto di stazionamento, con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore, pena proposta di emanazione del Daspo Urbano, perché trovati, senza motivo, stazionare nelle aree di accesso e transito della stazione Termini, limitando libera fruizione, venendo anche segnalati al Sindaco di Roma per l’irrogazione della sanzione pecuniaria da 100 a 300 euro ciascuno. I Carabinieri hanno sanzionato 2 cittadini del Bangladesh per la vendita ambulante, non autorizzata, di numerosi prodotti – ombrelli parasole, aste per selfie, cover per smartphone, giocattoli vari – poi sequestrati. Pizzicato anche un cittadino straniero sorpreso, in via Marsala, a svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo. E’ stato multato di 771 euro.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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