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CORINALDO Arrestati 7 ragazzi accusati della strage nella discoteca

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CORINALDO Arrestati 7 ragazzi accusati della strage nella discoteca

CORINALDO Arrestati 7 ragazzi accusati della strage nella discoteca.

CORINALDO Arrestati 7 ragazzi accusati della strage nella discoteca. Era la notte dell’8 dicembre 2018 e nel locale ‘Lanterna Azzurra’ si doveva tenere un concerto di Sfera Ebbasta. Un episodio che costò la vita a 6 persone.

Tra esse, 5 ragazzini di 14-16 anni e una mamma che accompagnava la figlia di 11. Le indagini, per omicidio colposo plurimo, partirono immediatamente. E quest’oggi I carabinieri del comando provinciale di Ancona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Ancona. Destinatarie sette persone, residenti nella provincia di Modena. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine. A ciò si aggiunge, per sei di loro, anche omicidio preterintenzionale, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.

Al termine delle indagini, il nucleo investigativo del Reparto operativo di Ancona, diretto dalla locale Procura, ha individuato sei giovani tra i 19 e 22 anni, presenti all’interno della discoteca di Corinaldo, responsabili degli eventi verificatisi in seguito alla diffusione di uno spray al peperoncino all’interno del locale. E’ stato inoltre accertato che i giovani facevano parte di un gruppo criminale dedito a furti e rapine di monili in oro all’interno di discoteche del centro e Nord Italia. Arrestato anche un ricettatore con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto. Quest’ultimo, è stato precisato, veniva contattato anche prima del furto.

INTANTO GDF IN AZIONE CONTRO FABBRICA DEL ‘FALSO’

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Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

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Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

C’è attesa per l’esito degli esami sul sangue della statuetta di Gisella Cardia, previsto per il 4 marzo 2025. Il perito Emiliano Giardina illustrerà i risultati in un’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia, elemento cruciale nella vicenda riguardante la Madonna di Trevignano Romano.

Sviluppi giuridici

Il caso sta per entrare in una fase decisiva, in cui si dovrà decidere tra la richiesta di archiviazione e il rinvio a giudizio nei confronti di Gisella Cardia e suo marito, Gianni. Questo arriva dopo quasi un anno dalla dichiarazione del vescovo Marco Salvi, che ha definito le apparizioni “false” con la formula “Constat de non supernaturalitate”.

Attese udienze e testimonianze

Oggi, 25 febbraio, verrà ascoltato Luigi Avella, ex fedele che ha donato 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano Ets, e che ha sporto diverse denunce contro i coniugi Cardia. Il termine per la deposizione dell’elaborato peritale scade il 28 febbraio, mentre il 4 marzo sarà l’udienza in cui Giardina presenterà i risultati. Secondo alcune indiscrezioni, si è ipotizzato che il sangue sulla statuetta appartenga a Gisella, ma l’avvocato Solange Marchignoli ha sottolineato la necessità di prudenza.

Prospettive future

Qualora i risultati mostrassero una traccia di DNA unica, escludendo altre fonti, il giudice potrebbe riconoscere la configurazione del reato di truffa aggravata, suggerendo che Gisella possa aver utilizzato il proprio sangue per “suggestionare” i fedeli al fine di ottenere donazioni. Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro della vicenda della Madonna di Trevignano.

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Atac è oggetto di indagine da parte dell’Antitrust per ritardi e malfunzionamento di ascensori e scale mobili.

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Atac è oggetto di indagine da parte dell’Antitrust per ritardi e malfunzionamento di ascensori e scale mobili.

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria su Atac, indagando su possibili pratiche commerciali scorrette relative all’offerta di trasporto pubblico a Roma nel triennio 2021-2023. L’obiettivo è verificare il rispetto del contratto di servizio stipulato con il Comune di Roma e della Carta della qualità dei servizi.

In una nota, l’Antitrust ha evidenziato che Atac ha “sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana”, oltre a mancare nel garantire la sicurezza nelle stazioni e nel funzionamento degli impianti. In questo contesto, l’azienda “non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate” per affrontare le carenze segnalate e non ha previsto rimborsi parziali per i disagi subiti dai consumatori. Recentemente, la sede di Atac Spa è stata ispezionata dai funzionari Antitrust e dalla Guardia di Finanza.

Critiche ai Servizi di Trasporto

Secondo Mercurio viaggiatore su Twitter, il 2023 ha visto un deciso calo nei livelli di servizio di Atac, rendendolo uno degli anni peggiori per il trasporto pubblico romano degli ultimi dieci anni. Il Codacons ha commentato che l’azione dell’Antitrust “conferma le tante denunce presentate negli anni” riguardo ai disservizi, sottolineando le problematiche come scale mobili fuori uso e interruzioni del servizio.

Richieste di Riduzione Tariffe

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha affermato che “i consumatori hanno diritto ad avere un servizio che corrisponda al prezzo pagato”, suggerendo che Atac dovrebbe ridurre le tariffe come indennizzo. La situazione resta intricata, con l’istruttoria dell’Antitrust che potrebbe portare a future azioni di rivalsa per gli utenti del servizio.

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