In una lunga lettera pubblicata su Facebook Angela Piscitelli chiede ancora al Questore di ripensare ai funerali Diabolik che a tutt’oggi restano privati. Ecco le parole della figlia di Fabrizio.
“Al fine di non negare il funerale a Fabrizio che normalmente si riserva a tutti gli esseri umani, le reitero la proposta di optare per il santuario del Divino Amore la cui conformazione consentirebbe il controllo degli ingressi e dunque di bilanciare e rispettare i principi di uno Stato di diritto, garantiti dalla Costituzione, quali appunto la sicurezza e l’ordine pubblico, con il diritto al rito delle esequie cristiane”. Queste le parole di Angela Piscitelli, la sorella dell’ultras della Lazio ucciso nei giorni scorsi a Roma, in una lettera al Questore di Roma.
“Si coglie l’occasione per confermare la nostra collaborazione con le Istituzioni – aggiunge nella lettera inviata per conoscenza anche al prefetto e al ministro dell’interno – facendo appello a tutte le tifoserie e a tutti quelli che vorranno partecipare affinchè il funerale di Fabrizio sia anche un’opportunità per diffondere un messaggio perchè lo stadio possa diventare un luogo più sicuro e sereno per assistere ad uno degli sport più amati al mondo: il calcio”.
“Tuttavia, la famiglia Piscitelli, come sopra già detto, dissociandosi da ogni ed eventuale comportamento a rischio, ricorda a tutte le istituzioni che nessun fatto potenzialmente lesivo dell’ordine e della sicurezza pubblica, generato da chiunque, le potrà mai esserle imputato. Nell’attesa che l’iter legale intrapreso dai familiari faccia il suo corso, si porgono distinti saluti”.