Cronaca
MOVIDA TRASTEVERE – Controlli per spaccio e detenzione di armi

Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere nello storico quartiere durante la movida. Ad esito delle attività una persona è stata arrestata e tre sono state denunciate a piede libero.
I Carabinieri hanno arrestato con l’accusa detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, una 47enne romana, senza occupazione e con precedenti, bloccata con alcune dosi di hashish. A seguito della successiva perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato in totale oltre 40 dosi della stessa sostanza, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Nel corso di un controllo in piazza Trilussa, i Carabinieri hanno fermato un 31enne egiziano, disoccupato e con precedenti, che a seguito della perquisizione personale è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish. L’uomo è stato denunciato.
Denunciato a piede libero anche un 42enne romano, già noto alle forze dell’ordine, per porto di armi o oggetti atti ad offendere. I Carabinieri lo hanno notato aggirarsi con fare sospetto tra le auto in sosta in via Emilio Morosini e lo hanno fermato per un controllo. Dalle sue tasche sono spuntati due coltelli, poi sequestrati.
I Carabinieri hanno poi denunciato un 66enne sottoposto agli arresti domiciliari per precedenti reati, sorpreso fuori dalla sua abitazione in violazione alle prescrizioni.
Invece, tre giovani sono stati sorpresi a consumare bevande alcoliche sugli scalini di piazza Trilussa, in violazione dell’ordinanza sindacale anti-acol e sono stati sanzionati per un totale di 450 euro.
Sanzionato anche un 20enne romano fermato durante un posto di controllo in piazza San Pietro in Montorio. I Carabinieri lo hanno trovato alla guida di un ciclomotore nonostante non fosse possessore di patente, mai conseguita. E’ stato multato per 4.184 euro e il veicolo è stato sequestrato.
Nel corso della capillare attività, i Carabinieri hanno identificato 89 persone e eseguito accertamenti su 43 veicoli.
Cronaca
Galleria Nazionale, arriva la Settimana Futurista: si guarda avanti, pensando anche a città cinesi e italiane diverse

Nel turbine culturale della capitale, la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma ospita la "Settimana futurista" dal 9 al 12 aprile, nell’ambito della mostra Il tempo del futurismo, curata da Gabriele Simongini, prorogata fino al 27 aprile. Tra eventi, talk e una performance ispirata alla Danseuse (Ballerina in blu) di Gino Severini, l’esposizione promette di superare i 150mila visitatori. «Manca poco per raggiungere la cifra di 150mila visitatori e sicuramente la supereremo», ha detto Simongini. «Era un traguardo che non immaginavamo. L’esposizione offre uno sguardo ampio sul futurismo, mettendo in parallelo quello storico, con i tempi di oggi. Diciamo che l’intento è stato dilatare il tempo del Futurismo, andando a verificare anche le sue profezie».
LO SVILUPPO DEL PROGETTO IN ITALIA
Il successo della mostra ha scatenato un’ondata di interesse nazionale e internazionale. «Sono giunte richieste da tante città italiane, sia a me, personalmente, sia al Ministero della Cultura», spiega Simongini. «Vari comuni, dal Nord al Sud del Paese, sull’onda dell’interesse risvegliato dalla mostra, chiedono focus locali sul Futurismo.» L’idea è creare una rete nazionale sotto il patrocinio del Ministero, con un progetto intitolato I luoghi del Futurismo o I Futurismi.
L’IPOTESI CINA
Ma non solo l’Italia è interessata. «Ci sono contatti con la Cina», rivela Simongini. «Mi è stato chiesto di portare una mostra sul Futurismo in tre grandi città e due sono già state individuate: Pechino e Shanghai. Sarebbe una versione riveduta dell’esposizione che ora è a Roma, con una sezione introduttiva internazionale per far vedere anche l’influenza del Futurismo all’estero. Si tratta di un progetto per il prossimo anno.»
GLI APPUNTAMENTI
La Settimana Futurista celebra il centoquindicesimo anniversario del Manifesto tecnico della pittura futurista, firmato dai cinque storici: Balla, Boccioni, Carrà, Severini e Russolo. Si comincia il 9 aprile con la presentazione del catalogo, edito da Treccani, seguito da talk di approfondimento, inclusi interventi di Giovanni Lista e Günter Berghaus. Il 10 aprile, il talk Futurismo e Natura: Connessioni Inattese esplorerà il lato meno conosciuto del movimento, legato alla natura. Il giorno dopo, l’11, sarà presentato il catalogo ragionato delle opere di Julius Evola, curato da Guido Andrea Pautasso per Electa.
LA PERFORMANCE
Il gran finale sarà il 12 aprile con tre performance di Passi nel futuro, curate dagli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Eleonora Abbagnato. Questi eventi animeranno le sale della mostra in un percorso danzato interattivo, un omaggio all’opera Danseuse (Ballerina in blu) di Gino Severini, offrendo un’esperienza unica per adulti e bambini.
Futurismo #Roma #GalleriaNazionale #Arte #Cultura #Eventi #Performance #Cina
La Settimana Futurista promette di essere un evento memorabile, trascinando il pubblico in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, con un tocco di audacia futurista che solo Roma può offrire.
Cronaca
Ilaria Sula, l’interrogatorio di Mark Samson: “Voleva lasciarmi e io l储 uccisa” – la confessione shock del fidanzato

Il ragazzo è stato interrogato per cinque ore in carcere a Regina Coeli con il pm Maria Perna e il suo avvocato. Il mistero delle chat e del messaggio su Instagram continua a crescere. #Interrogatorio #Mistero #ReginaCoeli #Instagram
Il giovane è stato sottoposto a un lungo interrogatorio durato cinque ore all’interno di una stanza del carcere di Regina Coeli. Presenti durante l’interrogatorio, oltre al ragazzo, erano anche il pubblico ministero Maria Perna e il suo legale. La vicenda ha attirato l’attenzione pubblica soprattutto per il mistero delle chat e del messaggio su Instagram, che ancora non trova una spiegazione chiara.
L’interrogatorio ha sollevato numerose domande sulla gestione delle comunicazioni digitali da parte dei giovani e sulla loro rilevanza legale. Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica degli eventi attraverso le conversazioni online, un compito che si rivela sempre più complesso in un’epoca dove la privacy digitale è spesso un miraggio.
Mentre le indagini proseguono, l’opinione pubblica si divide tra chi sostiene la necessità di una maggiore trasparenza e chi vede in questo caso un esempio di come la giustizia possa talvolta apparire invadente nella vita privata dei cittadini.
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