Cinema
Pupi Avati: “Mostra del cinema di Venezia troppo asservita agli Usa”
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“La mostra del cinema di Venezia è molto, troppo al servizio degli americani. Anche stavolta il tappeto rosso è solo per loro”. Lo ha detto il regista Pupi Avati, in Friuli per presentare il suo, “Il Signor Diavolo”. “Quando un festival da’ un Leone d’oro a un documentario, come è successo e non a un film di finzione, si capisce che un autore italiano, quando e se viene premiato, lo è nelle forme meno rappresentative del nostro cinema, almeno secondo la mia concezione”.
Avati si è poi soffermato sullo stato di salute del cinema italiano: “Basta guardare gli incassi, bassissimi a livello nazionale”. Il mio “Il Signor Diavolo” e’ terzo in classifica dopo ‘Il Re Leone’ e un altro film Usa; quando non vedi tra i primi 10 titoli dell’anno un film italiano, devi preoccuparti”. Eppure, “il cinema italiano avrebbe le risorse per un rilancio, ma chi lo finanzia, produttori, committenti hanno il problema degli incassi e si concentrano solo su questioni numeriche, non piu’ qualitative. Non si sente più nessuno dire, ‘facciamo un bel film’, ma ‘facciamo film che incassino”.
Cinema
David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”
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Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello, su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.
Cinema
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.
Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.
Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.
Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.
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