Cronaca
Più tutele per i rider, arriva il Decreto voluto da Di Maio
Più tutele per i rider: arrivano livelli minimi di tutela di chi lavora nell’ambito della consegna di cibo a domicilio e riceve ordini tramite una piattaforma digitale.
Con il decreto crisi aziendali per i rider arriva l’assicurazione obbligatoria Inail contro infortuni e malattie. I rider saranno retribuiti in base alle consegne effettuate, purché in misura non prevalente. La retribuzione base oraria sarà riconosciuta a patto che, per ogni ora lavorata, “il lavoratore accetti almeno una chiamata”. I contratti collettivi potranno definire schemi retributivi modulari e incentivanti. Al ministero del Lavoro nascerà un Osservatorio permanente, costituito dai datori di lavoro e dai lavoratori del food delivery, che avrà il compito di monitorare e verificare gli effetti della nuova normativa.
DI MAIO FA CHIAREZZA SUL COTTIMO
“Oggi molti giornali scrivono che nella norma che abbiamo previsto per tutelare i rider abbiamo mantenuto il cottimo. Falso. E’ una bufala gigantesca! Noi abbiamo dato ai lavoratori della gig economy più tutele, più diritti e li abbiamo sottratti alla rincorsa alla consegna per arrivare ad una retribuzione decente. Con il decreto-legge per i rider per la prima volta a questi lavoratori viene riconosciuta una paga base oraria che scatta alla prima consegna effettuata. Poi il lavoratore sarà libero di accettare altre consegne, ma potrà incrementare il suo compenso solo entro i nuovi limiti che da oggi entreranno in vigore. Basta sfruttamenti”. Lo scrive su Facebook il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio.
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