Cronaca
ROMA Aggredisce e rapina escort: turista americano nei guai
ROMA Aggredisce e rapina escort: turista americano nei guai.
ROMA Aggredisce e rapina escort. Protagonista di questa incresciosa vicenda è L. A. O., un ingegnere informatico americano di 28 anni. Venerdì notte i carabinieri del nucleo radiomobile lo hanno arrestato per tentata rapina, con cui ha culminato una notte estrema chiusa poi in caserma.
Fisico possente e camiciona a quadri, l’americano, di stanza in un hotel esclusivo di fronte al Senato, aveva deciso di chiudere la serata in grande. Così, dopo una corposa bevuta, si è recato in viale Marconi, fuori della fermata della metro B, in cerca di una donna disposta a finire a letto con lui. «Quanto vuoi per venire con me?», avrebbe chiesto a diverse ragazze incontrate lungo la strada. La mancanza di un accordo gli ha fatto perdere letteralmente la testa. Così, dopo aver strattonato una ragazza romena di 26 anni, ha aggredito una connazionale 21enne: a lei ha infilato le mani nel reggiseno e provato a derubarla. Le due ragazze hanno immediatamente avvisato i carabinieri, che hanno trovato il 28enne diretto verso casa ancora barcollante. «C’è stato un malinteso. Sono un ingegnere, guadagno 150mila dollari all’anno, non ho bisogno di rubare», si è poi giustificato, come se nulla fosse accaduto.
Gli inquirenti hanno però ricostruito come l’uomo avrebbe cercato di «impossessarsi dei proventi dell’attività di meretricio» di una ragazza, «strattonandola, scuotendola e poi frugando nella sua borsa». Non contento, si sarebbe poi scagliato contro un’altra ragazza in strada, «spintonandola a terra per poi infilare le mani nel suo reggiseno al fine di sottrarre la somma di euro 200». Accusato di tentata rapina, sabato mattina il 28enne è stato giudicato dal giudice monocratico per direttissima. Con il volto ancora segnato dalla notte alcolica, di fronte al pm d’aula, Mario Pesci, ha negato di aver aggredito le due donne, spiegando di aver solo discusso sul prezzo della prestazione sessuale. «Sono innocente – ha assicurato il giovane, che non ha voluto patteggiare. – Non ho fatto male a nessuno e lo dimostrerò nel processo». Contro di lui, però, oltre alla relazione dei carabinieri giunti sul posto, anche la testimonianza delle due prostitute. Potrebbero esserci anche loro in aula il prossimo dicembre quando avrà luogo il processo. Ci sarà sicuramente il 28enne, che intanto ha già fatto rientro negli USA.
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