Cronaca
ROMA Cinghiale provoca incidente sulla Cassia

ROMA Cinghiale provoca incidente sulla Cassia: i dettagli.
ROMA Cinghiale provoca incidente sulla Cassia. Questa volta, per fortuna, senza conseguenze gravi. Resta però il pericolo creato ai residenti e alla circolazione dalla presenza di questi animali, ormai una costante nei quartieri lungo la Cassia, da Grottarossa a Corso Francia. L’ultimo incidente si è verificato domenica sera, sulla discesa di via Cassia Nuova, nei pressi dell’incrocio con via dell’Inviolatella Borghese, strada che si snoda all’interno dell’omonimo parco. Un uomo stava guidando il proprio Suv in direzione Centro quando all’improvviso, dai cespugli che costeggiano la strada, gli è sbucato davanti un grosso cinghiale. Il tutto si è svolto così repentinamente che l’automobilista non è nemmeno riuscito ad evitare con il freno l’impatto con l’animale, che è stato centrato in pieno. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, soltanto l’auto ha riportato danni consistenti. Sul posto, una pattuglia della polizia locale del XV Gruppo ha regolato la viabilità in attesa che gli operatori del centro carni recuperassero le carcasse.
Grande è l’apprensione tra i cittadini che vivono lungo la consolare per la presenza, anche in gruppi numerosi, degli ungulati. Numerose infatti le aree verdi che costeggiano la Cassia, anche nel suo tratto urbano: il Parco di Veio, la Riserva dell’Insugherata, il parco dell’Inviolatella, solo per citarne alcune. Da esse, oltre che dai rifiuti nei cassonetti, i cinghiali vengono attratti, spingendosi anche fin sotto le abitazioni. In particolare a Tomba di Nerone, davanti al giardino dedicato ai caduti sul fronte russo, all’Acqua Traversa e a San Godenzo. Una situazione che sta preoccupando non poco i residenti, i quali chiedono un intervento risolutivo.
Cronaca
L’Esquilino si trasforma in una nuova destinazione spirituale grazie a Papa Francesco e Santa Maria Maggiore, come San Pietro

#PapaFrancesco a due passi da casa: il quartiere Esquilino si trasforma in una nuova San Pietro, attirando fedeli da tutto il mondo! #Esquilino #PapaFrancesco #Pellegrinaggi
Il quartiere che diventa un santuario
Immaginate svegliarvi e scoprire che il vostro quartiere è diventato una meta globale per milioni di fedeli: è esattamente ciò che sta accadendo all’Esquilino di Roma. Roberto, 74 anni, non nasconde il suo stupore mentre osserva dalla finestra di via Merulana la fila infinita di persone in attesa davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore. “Ho il privilegio di averlo a 500 metri da casa”, racconta con gli occhi pieni di meraviglia, riferendosi alla tomba di Papa Francesco. Da ieri, con l’apertura ufficiale della sua sepoltura, migliaia di pellegrini stanno affollando le strade, rendendo questo angolo multietnico di Roma un vero e proprio polo di attrazione spirituale. Le autorità hanno già rafforzato la sicurezza e riorganizzato i percorsi, promettendo settimane di pellegrinaggi ininterrotti che potrebbero cambiare per sempre il volto del quartiere.
Le storie che catturano l’immaginazione
Ma cosa dicono gli abitanti di questa svolta epica? Paola, 30 anni, vive a pochi passi dalla basilica e non può fare a meno di chiedersi: “I prezzi saliranno, i bar e i ristoranti si adegueranno al turismo di massa – sarà una sfida, ma anche un orgoglio per noi”. Tra la folla cosmopolita, si sente l’eccitazione di Omar, 31 anni, argentino, che sventola fiero la bandiera del suo paese: “Vivere qui, dove riposa il primo Papa argentino, è come avere un pezzo di casa a Roma – mio fratello è volato da Buenos Aires solo per questo!”. I commercianti, come Laura Carmignani della pasticceria “Regoli”, sono già in fermento: “Ci sarà più movimento, e per noi è un’opportunità unica, ma dobbiamo gestirlo con rispetto e qualità”. Persino il direttore di una bakery locale ammette: “Spero che porti più sicurezza – è un privilegio, ma anche una grande responsabilità”.
L’impatto sulla vita quotidiana
E mentre la semplice lastra di marmo con la scritta “Franciscus” dentro la basilica attira curiosi e devoti, fuori le strade pulsano di una nuova energia. Al ristorante “Casa Maria”, una cameriera racconta con emozione: “Abbiamo visto Papa Francesco tante volte, quasi da vicino – ora ogni giornata avrà un sapore diverso, tra più lavoro e tanta malinconia”. I piccoli imprenditori, come Fabio Forti del negozio di souvenir, non nascondono il loro nodo alla gola: “Non è solo business, è un regalo – il Papa è qui vicino, come sentirselo in casa”. Lungo i marciapiedi, tra bar e vetrine, gli abitanti si scambiano storie di un quartiere che, tra italiani, indiani e marocchini, si lega ora a una figura iconica. L’Esquilino non è più solo il quartiere della stazione Termini: è una terra sacra in divenire, dove ogni angolo potrebbe riservare sorprese inaspettate.
Cronaca
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