Cronaca
ROMA Colpo dei CC a illegalità degrado e abusivismo: arresti e sanzioni
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ROMA Colpo dei CC a illegalità degrado e abusivismo: arresti e sanzioni.
ROMA Colpo dei CC a illegalità degrado e abusivismo. Particolarmente monitorate dai militari capitolini le zone dei Fori Imperiali, del Colosseo e di piazza Venezia.
Anche nella giornata di ieri, decine di uomini del Comando Roma piazza Venezia, delle Stazioni Roma piazza Farnese, Roma San Lorenzo in Lucina e Roma Aventino, insieme ai colleghi dell’8° Regimento “Lazio” e al personale della Polizia Locale Roma Capitale sono stati impegnati in controlli per arginare i fenomeni di degrado, illegalità diffusa e abusivismo.
Il bilancio delle attività conta 3 persone arrestate e altre 7 denunciate a piede libero.
In manette è finita una “batteria” di borseggiatori composta da un cittadino libico di 27 anni, un cittadino algerino di 29 anni e un cittadino francese di 26 anni. Tutti si trovavano nella Capitale senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine. Teatro del raid piazza del Colosseo: i tre, confusi tra la folla di visitatori, hanno sfilato dalle tasche di un turista peruviano un telefono cellulare. I Carabinieri li hanno però sorvegliati e immediatamente bloccati, recuperando la refurtiva, subito restituita al proprietario.
Sanzioni hanno riguardato invece cinque cittadini del Bangladesh e 2 del Senegal. Il gruppo molestava infatti i turisti con pressanti richieste di elemosina o offrendo in vendita, con insistenza e petulanza, i loro oggetti illecitamente commercializzati. Uno dei bengalesi, 30enne, è risultato inottemperante ad un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dalle Autorità Italiane. Denunciato a piede libero, gli è stato inoltre intimato di lasciare volontariamente il Paese entro 7 giorni.
Altre 12 persone – tra cittadini del Bangladesh, del Senegal e del Pakistan – sono state invece sanzione amministrativamente per vendita ambulante abusiva di bibite, braccialetti, power-bank, cappelli e manufatti vari. I Carabinieri hanno sequestrato 528 articoli trovati in loro possesso.
800 euro complessivi sono stati invece comminati a un romano e a 4 cittadini del Bangladesh. L’accusa esercizio di mestieri, lavori e professioni (cd. Saltafila) in aree e spazi pubblici senza autorizzazione. I promoters fuorilegge sono stati sorpresi mentre si avvicinavano ai turisti in transito qualificandosi come addetti di Tour Operators e in possesso di voucher per tour turistici e Open-bus.
Per tutti i cittadini stranieri sanzionati è stato inoltre richiesto il “Daspo urbano”: stazionavano infatti in aree tutte ricomprese patrimonio UNESCO e con presenza di monumenti e siti turistici, limitandone la libera accessibilità e fruizione ed esercitando attività commerciali illecite.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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