Cronaca
ROMA Movida — In manette due ragazze di 23 e 27 anni
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ROMA Movida — Proseguono i controlli delle forze dell’ordine nel quartiere Trastevere. Nella serata di ieri i carabinieri della Compagnia di via Garibaldi, di altri comandi del Gruppo Roma e dell’8° Reggimento Lazio, hanno passato al setaccio i vicoli e le strade della zona. Tre arresti e una denuncia: questo il bilancio della fitta attività eseguita dai militari. I carabinieri hanno tratto in arresto due ragazze georgiane di 23 e 27 anni, nella Capitale senza fissa dimora e incensurate, ree di aver forzato le placche antitaccheggio di alcuni capi all’interno di un negozio di abbigliamento. Le due sono state colte sul fatto da un addetto alla vigilanza. In seguito alla chiamata della direttrice dell’esercizio i Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno provveduto ad ammanettare le due giovani che dovranno adesso rispondere di furto aggravato. Un romano di 49 anni, con numerosi precedenti e attualmente in regime di arresti domiciliari, è stato sorpreso in strada senza alcuna autorizzazione, ragion per cui i Carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di evasione. In piazza di San Calisto i militari hanno denunciato a piede libero un pluripregiudicato di 67 anni, originario di Taranto ma da tempo residente a Genzano. Il 67enne stava infastidendo i passanti e all’arrivo dei Carabinieri ha iniziato a minacciarli e insultarli. Nei suoi confronti è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria per violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
I militari, nel corso dei controlli, hanno inoltre emanato una lunga serie di sanzioni amministrative di vario genere. In piazza Trilussa e in via della Paglia sono stati multati 2 venditori ambulanti abusivi. In piazza Ippolito Nievo e in piazza San Pietro in Montorio, due motociclisti sono stati sorpresi a circolare sprovvisti della revisione periodica dei rispettivi veicoli. In piazza Mastai un automobilista è stato sanzionato perché alla guida della propria auto senza la copertura assicurativa obbligatoria. Cinque persone sono state sorprese in piazza Trilussa a consumare bevande alcoliche in contenitori di plastica e vetro oltre l’orario consentito (23.00), in violazione dell’Ordinanza “Anti-alcol” disposta dalla sindaca Raggi. Complessivamente, sono state elevate sanzioni per 12.150 euro. Sul Lungotevere di Ripa Grande, i Carabinieri hanno controllato un automobilista romano di 39 anni, risultato in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico pari a 0,75 g/l. Nei suoi confronti è scattata la segnalazione all’Ufficio Territoriale del Governo e la sospensione della patente di guida. Nel corso dell’operazione, in totale, sono state sottoposte a controlli 320 persone.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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