Cronaca
ROMA Ragazzo tenta il suicidio all’interno della Stazione Termini

ROMA Ragazzo tenta il suicidio all’interno della Stazione Termini. Interviene la Polizia, che poi deve far fronte anche ad un altro episodio.
ROMA Ragazzo tenta il suicidio all’interno della stazione Termini. Un episodio che ha creato non pochi momenti di tensione nello scalo ferroviario. Il giovane aveva minacciato di uccidersi al termine di una lite in famiglia, dopodiché si era rifugiato nel tunnel della metropolitana, facendo perdere le proprie tracce. I familiari, allarmati, hanno così avvisato un agente della Polizia Ferroviaria. Che ha chiamato il ragazzo e ne ha acquisito la sua fiducia, convincendolo alfine a recarsi negli uffici della Polfer. In questo modo il giovane ha avuto salva la vita.
Nella stessa occasione, un 41enne algerino è finito in manette, ad opera sempre dei poliziotti ferroviari, per furto. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine come borseggiatore, è stato notato dagli agenti mentre, nei pressi di un bar frequentato da turisti, sottraeva una borsa da un tavolo. I poliziotti lo hanno dunque arrestato, mentre la borsa è stata restituita alla legittima proprietaria.
Cronaca
Mark Samson cercava altre ragazze dopo aver ucciso Ilaria Sula: la caccia continua

Ne ha conosciuta una su Instagram e le ha scritto anche dopo il femminicidio L’amica della vittima: "Ci siamo visti, era tranquillo" #femminicidio #Instagram #cronaca
Un uomo ha conosciuto una donna tramite Instagram e, nonostante fosse sospettato del femminicidio di un’altra, ha continuato a scriverle. L’amica della vittima, che ha incontrato l’uomo dopo il tragico evento, ha dichiarato: "Ci siamo visti, era tranquillo". Il caso ha sollevato non poche polemiche, con molti che si domandano come sia possibile che un sospettato di un crimine così grave possa continuare la sua vita sociale senza apparenti segni di turbamento. Le indagini continuano per far luce su tutti gli aspetti di questa vicenda che ha sconvolto la comunità.
Cronaca
I ministeri non pagano la Tari, accumulando debiti con il Campidoglio per 17 milioni: scandalo in corso

Roma, il Ministero della Difesa è il principale debitore del Comune per la tassa sui rifiuti, con un debito di ben 6 milioni e 95 mila euro. La situazione fiscale di uno dei più importanti enti statali fa discutere: come può chi protegge il paese essere così inadempiente? #Roma #Debito #TassaRifiuti
Il Ministero della Difesa ha accumulato un debito di 6 milioni e 95 mila euro nei confronti del Comune di Roma per il mancato pagamento della tassa sui rifiuti. La notizia ha suscitato scalpore, considerando che un ente così centrale nella sicurezza nazionale si trovi in una posizione di morosità così rilevante.
La questione non è solo di natura finanziaria ma solleva anche interrogativi sulla gestione interna del Ministero. Come può un’istituzione che riceve ingenti fondi dallo Stato essere così negligente nei confronti degli obblighi fiscali locali?
L’amministrazione comunale di Roma sta valutando le possibili misure da adottare per recuperare quanto dovuto, mentre il dibattito pubblico si infiamma. «È paradossale che chi dovrebbe essere un esempio di disciplina e rigore sia invece il peggior debitore della città», commenta un residente, riflettendo il sentimento generale di incredulità e frustrazione.
La vicenda del Ministero della Difesa rappresenta un caso emblematico delle difficoltà economiche e gestionali che affliggono anche le istituzioni statali, mettendo in luce le contraddizioni all’interno del sistema pubblico italiano.
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