Cronaca
ROMA Vasto traffico di droga sgominato dalla PS: fermata banda di nigeriani
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ROMA Vasto traffico di droga sgominato dalla PS: banda di nigeriani nei guai.
ROMA Vasto traffico di droga sgominato dalla PS. Durante un servizio di controllo del territorio su via Cavour, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Lorenzo hanno fermato un’autovettura con all’interno una coppia.
Si tratta di O.A.,53 anni, alla guida dell’auto, e O.C. 22 anni, passeggera. Entrambi nigeriani, fin dalle prime fasi del controllo hanno mostrato segni di nervosismo e insofferenza.
Quando l’uomo, su richiesta dei poliziotti, ha aperto il portabagagli, questi si sono accorti che da una busta gialla proveniva un odore inconfondibile di marijuana.
Coadiuvati dalla pattuglia del Commissariato Sant’Ippolito e dal Reparto Volanti, gli agenti hanno proceduto a perquisire sia il mezzo che le due persone fermate.
Hanno così rinvenuto, all’interno dell’auto, oltre 900 grammi di marijuana, insieme ad un mazzo di chiavi, una delle quali riconducibile ad un box. Indosso lo straniero aveva anche 500 euro in contanti in banconote di piccolo taglio.
Successivamente è stata perquisita anche l’abitazione della coppia, dove era presente anche O.I.B., nigeriano di 45 anni, coinquilino dei due. All’interno dell’appartamento è stata rinvenuta una bilancia professionale, materiale per il confezionamento delle dosi e alcuni telefoni cellulari.
Nel box-garage invece, ubicato a circa 80 metri dall’abitazione ed in uso all’O.A., gli agenti hanno sequestrato alcuni pacchi. In essi erano contenuti oltre 16 kg. di marijuana nascosti all’interno di un’autovettura.
Condotti negli uffici del Commissariato Viminale, i tre nigeriani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Sequestrate anche le due autovetture.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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