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SANREMO 2020 AMADEUS: “Canzoni che resteranno negli anni”
SANREMO 2020 AMADEUS salirà sul palco dell’Ariston per condurre il programma
SANREMO 2020 AMADEUS – Circolava ormai già da un po’ da giorni, Amadeus poteva essere il nuovo conduttore di Sanremo 2020 e alla fine, qualche giorno fa è arrivata la nota ufficiale sulla sua conduzione. Dopo tanti anni, corona un sogno, è riuscito a superare molti colleghi e alla fine ce l’ha fatta, ecco le sue parole al Il Mattino:
“Mi hanno chiamato sia l’Ad Salini che il direttore di rete, Teresa De Santis, e mi hanno fatto sentire la vicinanza della Rai e questo ovviamente fa piacere, soprattutto quando si assume un incarico così importante. Quando ho fatto il collegamento con il Tg1, ho dato la notizia come se fossi stato io ad annunciarlo al telegiornale, con l’entusiasmo di un ragazzino. Ecco, perché Sanremo è una di quelle cose che sogni da ragazzino”.
Sulla musica e cosa ascolteremo
“Il mio nome è stato ventilato più volte ma nel gruppo dei possibili candidati ad ogni Sanremo di transizione, mai come uomo in fuga verso la vittoria finale. Quest’anno ero uscito dal plotone, ho capito che ballavo davvero, che poteva essere la volta giusta. Ho avuto oggi la notizia che uno aspetta da una vita quando fa il presentatore: il sogno, da quando si è ragazzi, è quello di poter condurre da grandi il Festival di Sanremo. Non voglio trattenere l’entusiasmo. Sarà un lavoro di gruppo perché amo il lavoro di gruppo. Però non c’è ancora un progetto vero, dopo Ferragosto ci mettiamo a lavorare. Sarà il Sanremo di tutti, come di tutti dovrebbe essere la tv dei grandi eventi, dei grandi numeri, la tv servizio pubblico. C’è da festeggiare una tradizione italiana, una di quelle che si rinnova senza rinnegare se stessa, che resiste, che viene tramandata da generazioni, che unisce il Bel Paese da Nord a Sud, da Sud a Nord”.
Successi, canzoni e altro, cosa ascolteremo?
“Mi auguro di avere la capacità di individuare delle canzoni che possano durare negli anni. Guarderò alla musica che trasmettono le radio, che i giovani ascoltano sui telefonini, che Baglioni in qualche modo aveva già sdoganato nell’ultima edizione: la trap, il rap, l’indie, l’elettronica. Il mio compito sarà quello di scovare quante più canzoni capaci di resistere all’usura del tempo, trap o vetero-melodiche che siano, senza snobismi, senza pregiudizi. La prima cosa da fare è individuare la squadra di autori e da lì capire che direzione prendere“.
“Io amo il lavoro di gruppo. Chi mi conosce sa che io lavoro sempre con una squadra, che faccia uno speciale tv o un quiz. Io amo ascoltare, vedere varie idee messe sul piatto, senza però fare mai un passo indietro di fronte alla responsabilità di ciò che si manda in onda. Perché poi è facile dire ‘questo non ha funzionato, ma io non ne sapevo niente’. Fiorello è come mio fratello, la porta per Rosario è sempre aperta. Noi ci vogliamo bene da tanti anni e non potrei pensare a un Sanremo senza di lui, che semmai irrompe sul palco senza avvisarmi. Magari potessi avere con me Fiorello e Jovanotti, semmai per una sorpresa. Loro, per me, possono tutto, hanno le chiavi”.
Tua moglie Giovanna sarà con te?
“Lei per me è importantissima, la serenità che ho nel lavoro me la dà lei nella vita privata. Sarà felice di seguirmi e consigliarmi, perché è la prima persona della quale mi fido e alla quale, per questo motivo, mi affido. Ma Giovanna, poi, a settembre ha anche altri impegni e altre cose, un po’ legate alla televisione e un po’ al suo impegno da mamma. Vediamo che succede, è ancora presto per tutto”.
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