Ultime Notizie Roma
A Narni la Rivincita della Corsa all’Anello

A Narni la Rivincita della Corsa all’Anello si terrà tutte le serie fino al 22 settembre, tante le specialità culinarie che si potranno assaggiare dopo lo spettacolo medievale
A Narni la Rivincita della Corsa all’Anello – Manfricoli all’amatriciana, tagliatelle al ragù di cinghiale, gnocchetti con funghi e salsiccia. E ancora stracotto al Ciliegiolo, faraona e fegatelli arrosto. La Rivincita, l’appendice della Corsa all’Anello attraverso la quale Narni torna indietro al tempo del Medioevo, è un evento che si festeggerà anche in tavola: ogni sera fino al 22 settembre la gastronomia umbra sarà grande protagonista nelle taverne allestite dai Terzieri Mezule, Fraporta e Santa Maria.Ad attendere i visitatori ci saranno i classici piatti della tradizione regionale, con un occhio sempre attento alle preparazioni e alle materie prime tipiche del Medioevo. Nel Terziere Mezule si potrà scegliere fra le taverne “L’Hostaria”, le “Stranezze” e l’antichissimo forno. All’interno di caratteristici locali, la consolidata tradizione mezulana nell’arte della cucina si affaccerà nel nuovo millennio riscoprendo i piatti di maggior successo nel Medioevo: manfricoli, trofie, tagliatelle, stinco, pancia di vitella, pizza farcita.
La “superba Narnia” torna a vestire il suo abito migliore per proporre ai visitatori un
affascinante viaggio all’indietro nel tempo. Dal 13 al 22 settembre il Medioevo rivivrà nelle piazze e nei vicoli dello splendido centro umbro grazie alla Rivincita, l’appendice della Corsa all’Anello di maggio. Non si tratta di una semplice rievocazione storica, ma di un vero e proprio baluardo di origini nobili e antiche; un’occasione per valorizzare le bellezze architettoniche di Narni attraverso splendidi spettacoli, per ricostruire luoghi e momenti della storia e della tradizione locale, per coinvolgere il pubblico e per divulgare le particolarità di un periodo come il Trecento. Nella cittadina in provincia di Terni, tutto “profumerà” di Medioevo: bandiere, arredamenti, bando di sfida, musica e ovviamente la rivalità fra i Terzieri – Mezule, Fraporta e Santa Maria – i cui abili cavalieri si sfideranno nel “campo de li giochi” per la conquista dell’ambito premio, l’anello d’argento.
Roma e dintorni
Ai Cancelli di Ostia finestrini distrutti e auto razziate, ladri (ancora) in azione al ‘Mare di Roma’

(Adnkronos) – Ritornare dopo una giornata al mare e ritrovare i vetri della propria auto in frantumi o, quando si è fortunati, la serratura forzata e l’abitacolo svuotato di quanto lasciato al suo interno. Accade ai Cancelli di Ostia. Come avevano già raccontato all’Adnkronos gli avventori delle spiagge di Castelporziano, segnalando come “da vent’anni le solite bande di ladri scorrazzano indisturbate saccheggiando le auto di chi viene ai Cancelli”, anche nel corso dello scorso weekend, al ‘Mare di Roma’ ladri si sono intrufolati nelle auto parcheggiate, forzando portiere e rompendo vetri, per prendere qualsiasi cosa dagli abitacoli.
Nella stessa domenica in cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri celebrava “il grandissimo successo” delle “nostre spiagge attrezzate, sicure e vigilate”, molte persone si sono dunque trovate dunque a fare i conti con la microcriminalità: “Io e un’amica eravamo venute ai Cancelli per un compleanno che un nostro amico aveva deciso di festeggiare qui – racconta la 30enne Alessandra I. all’Adnkronos – Abbiamo lasciato la macchina, una Fiat 500, proprio vicino all’ingresso del 2° Cancello: mi sono accorta solo quando sono arrivata a casa che tutte le cose che avevo nel portabagagli erano sparite. Quando siamo andati via, verso le 22, non c’era alcun segno di scasso apparente: io avevo lasciato la sacca della palestra, mentre la mia amica lo zaino e la sua borsa. Dentro avevamo le chiavi di casa, alcuni vestiti di ricambio, la piastra per i capelli, trucchi, caricabatterie e powerbank per i cellulari”. Meno fortunato Manuel M., 25 anni, che ha ritrovato il vetro della sua Golf in mille pezzi: “Domenica sono arrivato in spiaggia verso mezzogiorno e ho parcheggiato nei pressi del 3° cancello. Quando sono andato via, dopo le 21, ho trovato il finestrino posteriore sinistro rotto. Dentro la macchina non avevo niente – racconta – hanno rubato un paio di scarpe da buttare, che usavo per andare al mare, e un pacchetto di salviettine umidificate dal portaoggetti. Null’altro”. A denunciare, i due ragazzi però non pensano: “Faccio prima a riparare il danno da solo, meno tempo e meno pratiche”, dice Manuel, mentre per Alessandra “sarebbe inutile, visto che mi sono accorta del furto solo ore dopo, quando sono tornata a casa mia a Roma. Di certo, però, i Cancelli non mi rivedranno mai più”.
Stagione balneare decisamente no dunque per i Cancelli, che, a fine luglio, sono ancora ridotti a una distesa di sabbia con servizi al lumicino: quelli igienici a singhiozzo (funzionano solo in tre delle sette postazioni), quelli di salvamento e di ristorazione che ancora, a quasi un mese dal bando, devono partire quasi ovunque. A tutto ciò si aggiunge un tema di sicurezza che migliaia di persone ogni fine settimana si trovano a dover affrontare, con costi non indifferenti.
Roma e dintorni
West Nile, seconda vittima nel Lazio: era ricoverato allo Spallanzani

(Adnkronos) – Secondo decesso per il virus West Nile nel Lazio. Un uomo anziano, con patologie croniche pregresse e trapiantato di cuore, è morto oggi all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.
La prima vittima nel Lazio è stata una donna di 82 anni che, residente a Nerola, è morta il 20 luglio scorso all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi in provincia di Latina per il virus. Era stata ricoverata il 14 luglio scorso per febbre e stato confusionale.
Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l’uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all’alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
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