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ROMA Sequestrato albergo vicino al Colosseo

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ROMA Sequestrato albergo vicino al Colosseo

ROMA Su internet albergo con camere di lusso e vari servizi tra cui una piscina, in realtà stanze anguste e degradate.

La Polizia ha sequestrato una struttura a pochi metri dal Colosseo. Nell’ambito dell’attività volta a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore delle attività ricettive ed al fine di monitorare le strutture presenti nella Capitale e nella Provincia per accertarne la regolarità, specie per la tutela della sicurezza delle persone e della prevenzione delle truffe on-line, gli investigatori della Polizia appartenenti alla Divisione Polizia Amministrativa hanno sequestrato un albergo in pieno centro, a pochi metri dal Colosseo.

SU INTERNET RECENSIONI NEGATIVE

La struttura, che peraltro avrebbe dovuto essere chiusa perché già gravata da un provvedimento di sospensione dell’autorizzazione disposto dal Questore per pregresse irregolarità, era ampiamente pubblicizzata sulle maggiori piattaforme telematiche che offrono la possibilità di prenotazione alberghiera. Anche se, ad analizzare i commenti degli utenti, aveva ricevuto moltissime recensioni negative. Nei siti pubblicitari l’albergo si vantava di avere camere con stile personalizzato ed altri servizi per l’utenza tra cui una piscina. In realtà si presentava come una struttura altamente degradata. Camere anguste ubicate anche nel seminterrato, scarsissima cura dell’igiene e presenza di pericoli per la sicurezza. Il gestore aveva affittato a ignari utenti ogni angolo della struttura. Aveva adibito a stanze anche magazzini e locali caldaia con letti fatiscenti. Il tutto tra sporcizia e materiali infiammabili accatastati, raddoppiando però così la capienza massima consentita.

IL SEQUESTRO

Nel cortile, tra assi di legno del pavimento sconnesso e cavi elettrici volanti, una piscina mobile fuori terra di grandi dimensioni priva di alcun sistema di depurazione dell’acqua. Oltre a tutto ciò, gestito in totale spregio di qualsiasi norma di legge, gli agenti hanno accertato che benché venissero introitate le tasse di soggiorno pagate da ciascun ospite queste venivano intascate dal titolare e mai versate al comune di Roma. Inoltre non era mai giunta la comunicazione alla Polizia di Stato delle persone alloggiate. Segnalazione che dal 2013 è obbligatorio effettuare via web dopo aver ottenuto le credenziali dalla Questura. Al gestore contestate, oltre a numerose sanzioni amministrative, anche diverse violazioni penali. Infine, atteso il pericolo imminente per l’incolumità e la sicurezza delle persone, disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura.

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