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TOR DI VALLE – Arrestato corriere di oggetti rubati

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TOR DI VALLE – Arrestato corriere di oggetti rubati

Arrestato corriere di oggetti rubati che venivano poi trasportati sul suo bus Internazionale per importarli in altri paesi

Arrestato corriere di oggetti – I Carabinieri della Stazione Roma Torrino Nord, unitamente a personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Radiomobile di Roma hanno effettuato dei controlli. Si sono recati principalmente al piazzale Tarantelli, presso l’area di sosta frequentata da corrieri privati, per la spedizione di merce destinata ai paesi dell’est Europa. Qui, hanno emesso un fermo di polizia giudiziaria per reato di ricettazione un 43enne moldavo conducente di autobus per tratte internazionali.

A seguito dei controlli a bordo del veicolo diretto in Moldavia, sono stati trovati dai Carabinieri: 4 caldaie elettriche di ultima generazione, 3 pannelli solari, una betoniera, varie scale e attrezzi da cantiere, per un valore di circa 20.000 euro. Questi soldi tra l’altro, sono stati rintracciati e hanno scoperto appartenere a un furto avvenuto la notte prima all’interno di 3 cantieri edili. Trovate anche due portiere laterali di un’autovettura “Toyota Lexus” e un pacco batteria motore elettrico autovettura “Toyota Prius”.

Successivamente i Carabinieri hanno controllato anche tre “food truck”, sanzionando amministrativamente i rispettivi titolari delle licenze, per un importo complessivo di 3.308 euro, per mancanze di condizioni igienico sanitarie e anomalie in materia di conservazione e tracciabilità degli alimenti. Durante i controlli i Carabinieri hanno identificato complessivamente 68 persone e 37 veicoli. L’autista che trasportava merce rubata è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

#RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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