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INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: “Domani prestazione di coraggio e personalità”

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INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: “Domani prestazione di coraggio e personalità”

INTER LAZIO Conferenza Inzaghi — Nella giornata odierna il tecnico biancoceleste è intervenuto in sala stampa e ha presentato il match contro i nerazzurri, in programma domani alle 21.00 a San Siro

Che partita si aspetta? 

Domani ci aspetta una gara impegnativa contro una squadra forte. Di queste partite ne abbiamo giocate tante, voglio vedere coraggio e tanta personalità. Troveremo un ambiente carico, uno stadio pieno che cercherà di incitarli sempre. Dovremo essere bravi in queste 24 ore. Ci siamo allenati poco, ma abbiamo analizzato bene“.

Il gruppo ha ritrovato l’unione?

Dobbiamo sempre restare con i piedi per terra. Non avevo bisogna di ritrovarla, dopo il Cluj avevo detto di essere sereno per quello che avevamo creato. Però dovevamo avere più cattiveria per far sì che gli episodi non condizionassero la partita come contro la Spal e appunto in Romania. Abbiamo riflettuto dopo le due sconfitte, se prese nel modo giusto ci aiuteranno a crescere“.

Sono arrivate correzioni tattiche?

Avevamo deciso di fare due uscite differenti sulla difesa del Parma. Al di là delle differenze, abbiamo giocato cinque partite mettendo sotto gli avversari, anche se a volte siamo stati più alti o più bassi. I numeri però sono stati schiaccianti. Abbiamo preso 6-7 pali, se nel derby non avessimo preso i pali oppure a Ferrara fosse entrato il tiro di Caicedo il risultato magari sarebbe stato diverso. Domenica il tiro di Immobile è andato sul palo ed è entrato, forse perché lo abbiamo voluto. Se giochiamo così, con questa determinazione, gli episodi allora possono venire dalla nostra parte”. 

Quanto conta questo match per la consapevolezza dei propri mezzi?

Queste sono sempre grandissime partite e in passato abbiamo fatto ottime prestazioni in questo stadio. L’Inter ha un grandissimo stadio, ha preso un allenatore di livello. Noi giocheremo la nostra partita con la consapevolezza di potercela giocare con tutti”. 

Cosa manca alla Lazio per il salto definitivo?

Probabilmente la chiave è rimanere sempre umili e concentrati. Il campionato si è alzato di livello e bisognerà affrontare ogni partita con il massimo della concentrazione”.

C’è orgoglio nello sfidare Conte? Che rapporto c’è tra di voi?

Senz’altro è stato importante il suo ritorno in Italia. C’è grandissima stima. Ovunque è andato ha dimostrato e ha sempre fatto bene partendo dal basso, con la gavetta alle spalle. Ha una grandissima squadra e in poco tempo è riuscito a trasmettere al gruppo i suoi concetti. Ci siamo incontrati spesso fuori dal campo, giochiamo con lo stess modulo, è una persona con cui si parla volentieri di calcio”. 

Il turnover è il male necessario per durare fino a fine stagione?

Ho l’obbligo di utilizzare tutti i giocatori a disposizione. Stamattina abbiamo fatto un allenamento che ci è servito tanto, tutti sanno cosa dobbiamo fare. Poi abbiamo 7 gare in 21 giorni, sono tutti titolari aggiunti, dovrò vedere i dati e fare la formazione migliore. L’Inter ha avuto un giorno in più rispetto a noi, è avvantaggiata in questo. Abbiamo tante gare, giocando l’Europa League non abbiamo i recuperi che hanno le altre squadre”.

Un commento sulla situazione razzismo nel calcio in Italia? Sono arrivate anche le parole di Infantino…

“Sono d’accordo con ciò che ha detto, bisogna condannare assolutamente, non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo fossimo migliorati, poi nelle ultime partite sono accadute cose che non dovrebbero mai esistere”.

Centrocampo più solido sacrificando una punta o la solita Lazio?

Ci sono riflessioni da fare, sicuramente giocheremo con i nostri due attaccanti. Vedremo i quinti come staranno. Non avrò Radu, aveva 38.5 di febbre stamattina, gli altri sono convocati, dovrò vedere le condizioni perché domenica abbiamo finito con qualche crampo e risentimento. Tra stasera e domani sceglierò, sapendo che qualcosa potrò cambiare”.

È cambiata l’identità della Lazio? 

La nostra identità non è mai cambiata, è sempre stata la stessa. A Ferrara abbiamo fatto una grande gara per 70 minuti. Cerco sempre di schierare la formazione migliore. Il risultato probabilmente indirizzerà come sempre le vostre disquisizioni”.

Ha parlato con Immobile?

Ciro con me si era già scusato con me personalmente, l’ha fatto non appena l’arbitro ha fischiato la fine della partita. Ieri ha fatto un bel gesto, si è scusato davanti ai compagni e alla società. Si deve ragionare per la squadra, non per gli aspetti personali. In questo siamo cresciuti molto, Immobile in 10 minuti aveva già capito a fine gara, senza che nessuno gli dicesse nulla ha chiesto scusa e ha capito. Non c’è nessun caso, è tutto risolto”.

L’Inter può interrompere il dominio della Juve?

È un’Inter diversa rispetto a quella di Spalletti, c’è un altro modulo, altri concetti. La squadra è cresciuta, sono stati fatti investimenti. Ho visto le prime tre gare di campionato, con Cagliari e Udinese hanno fatto molto bene, poi hanno vinto anche il derby. Non ho visto quella di Champions. Secondo me potrà giocarsela fino alla fine con Juve e Napoli per lo scudetto”. 

Che difficoltà può trovare la Lazio?

Dovremo fare una gara di personalità, giochiamo contro una squadra organizzata, dovremo giocarcela, poi vedremo. Ma serve coraggio, lo ripeto”.

Moduli speculari, cosa differenzia l’Inter e la Lazio nell’assetto tattico?

“L’Inter cerca tanto i propri attaccanti, cerca di lasciarli in posizione e di trovare i punti di riferimento. Noi abbiamo attaccanti differenti, che si decentrano dalla zona. I moduli sono simili, ma interpretati in modo leggermente diverso”.

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