Attualità
Orban: “Portare lì il nostro aiuto, non qui il problema”. Modello Ungheria attaccato da Soros
Il Premier ungherese Viktor Orban ospite di Atreju, la festa della destra italiana in corso a Roma, critica la sinistra mondiale e le varie fondazioni di Soros. Ecco le sue parole: “Dal 2010 noi abbiamo istituito un nostro modello di Stato, che da subito è stato attaccato da Bruxelles, dalla sinistra europea e dalla sinistra americana attraverso la rete di George Soros. La base del nostro modello è il “fondamento cristiano” e “lo stile di vita” ad esso connesso. Tornando sulla questione dei migranti, Orban afferma che “certo che nel mondo ci sono delle regioni dove c’è gente che soffre, ma è giusto portare lì il nostro aiuto, e non portare qui il problema”. A detta del primo ministro di Budapest – che con il suo partito, Fidesz, è però membro in Europa del Ppe – “l’interesse che in Italia si nutre per l’Ungheria dipende da due motivi: tutti coloro che conoscono la geografia sanno che dal 2015 ci sono due Paesi chiave, Italia e Ungheria: la prima è la porta del mare, la seconda è la porta della terra ferma”, conclude il premier sommerso dagli applausi.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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