Cinema
ROMA E’ morto il regista Alessandro Valori
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ROMA E’ morto il regista Alessandro Valori.
ROMA E’ morto il regista Alessandro Valori. Aveva 54 anni. Da anni di stanza per lavoro nella Capitale, era originario di Macerata, dove tornava spesso a trovare i fratelli Alfonso e Federico, entrambi avvocati, e per collaborare con Iginio Straffi, l’inventore delle fatine Winx. E proprio con Straffi e due sceneggiatori americani ieri sera era a cena a Recanati, quando è stato colto da un improvviso malore. I soccorsi, anche di un medico a cena nel locale, sono stati immediati ma inutili. Il regista è stato stroncato da un infarto fulminante.
Residente a Monte Mario, Valori lascia la compagna Carmen e un figlio di 17 anni. Ancora sconosciuta al momento la data dei funerali, mentre il corpo si trova all’obitorio dell’ospedale di Macerata. «Era il piccolo di casa, gli volevamo molto bene. – dice in lacrime il fratello Federico – Ieri sera era a cena con Straffi e due sceneggiatori di Hollywood, era il suo momento, stava per spiccare il volo, avrebbe visto ripagati anni di sacrifici». Per il cinema aveva diretto 4 film, tra cui Radio West del 2003 con Pietro Taricone e Kasia Smutniak. Le ultime fatiche sono state invece Come saltano i pesci e Tiro libero, con la partecipazione di Nancy Brilli e Biagio Izzo.
Valori proveniva da una famiglia molto nota, non solo nelle Marche. Il padre Domenico era stato parlamentare del Pci e avvocato penalista di gran fama.
Cinema
David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”
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Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello, su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.
Cinema
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.
Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.
Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.
Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.
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