Cronaca
PIGNETO Sanzionato minimarket e denunciato titolare

ROMA Pigneto Continuano i controlli straordinari effettuati dagli agenti della squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato Porta Maggiore, diretto da Augusto Pallante: sanzionato minimarket.
I poliziotti hanno effettuato mirate ispezioni agli esercizi pubblici e locali per la vendita e somministrazione di alimenti e bevande nell’area di Largo Preneste e zone limitrofe, dove i residenti lamentano la presenza di molte persone che bivaccano nei giardini, spesso in stato di alterazione psicofisica dopo aver acquistato bevande alcooliche nei minimarket etnici prospicenti la piazza, aperti fino a tarda notte. In particolare, durante i controlli, sanzionato un minimarket per la presenza di un lavoratore privo di contratto e numerosa merce in vendita priva di prezzo. Al gestore, pertanto, irrogata una sanzione amministrativa.
In un altro minimarket accertato che il gestore, in violazione al regolamento Comunale, ha continuato a vendere birre in vetro dopo le ore 22.00 a diversi acquirenti che sono stati identificati, sanzionati ed ammoniti a non consumare alcool nel parco pubblico. Riscontrata la presenza di un dipendente, bengalese privo di contratto lavorativo e irregolare sul territorio italiano. Il gestore, bengalese, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento alla permanenza in clandestinità del lavoratore c.d. “in nero”. Avendo disatteso per la seconda volta il Regolamento di Polizia Urbana per la vendita di alcoolici oltre l’orario inoltrata la sanzione ai competenti Uffici comunali al fine di sospendere la licenza così come previsto dalla relativa normativa. Ulteriori irregolarità riscontrate in un bar della zona per l’inosservanza sull’etichettatura dell’indicazione degli allergeni contenuti negli alimenti. Il totale delle sanzioni amministrative comminate è stato di oltre 10.666 euro.
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Cronaca
Le figure della Resistenza: Laika ravviva la memoria partigiana alla Garbatella

#Un poster misterioso affisso a Roma sta scuotendo le coscienze e accendendo dibattiti infuocati! #StreetArt #Resistenza #LaikaArt
Due donne, due epoche, un’unica lotta
Immaginate due figure potenti che emergono dall’ombra, unendo passato e presente in un simbolo di ribellione che vi farà riflettere: una partigiana del 1945, armata e determinata, e una del 2025, con il volto coperto da un fazzoletto rosa. Questo poster di 2×3 metri, apparso nel quartiere Garbatella tra il Ponte delle Colonne d’Ercole e piazza Damiano Sauli, è un vero colpo al cuore. Alle loro spalle, stelle rosse e una frase che intriga: “Nella notte ci guidano le stelle”. Ma cosa significa davvero? È un richiamo alla lotta eterna contro il fascismo di ieri e le minacce di oggi, come censura, patriarcato e precarietà che continuano a tormentare la società.
L’azione notturna e il messaggio politico
E se vi dicessimo che questa opera non è solo arte, ma un atto audace che potrebbe far tremare i palazzi del potere? Affissa di notte con torce e fumogeni rossi, è il risultato di una collaborazione tra la street artist Laika, il movimento Join the Resistance e il collettivo Artivismo. Non si tratta di un semplice poster, ma di un’accusa diretta contro il DL Sicurezza, il silenziamento delle voci critiche e una cultura patriarcale che, secondo Laika, sta tornando in modo allarmantemente sistematico. Preparatevi a scoprire come un gesto notturno stia diventando il simbolo di una nuova resistenza che nessuno può ignorare.
“Siamo di nuovo in piena notte”
Cosa succederebbe se la Liberazione del 1945 non fosse solo un ricordo, ma un avvertimento per il presente? Laika lo grida forte: “Ottant’anni fa ci siamo liberati da una dittatura feroce. Oggi tocca di nuovo resistere”. I temi sono scottanti e attuali – dalla giustizia climatica al diritto alla casa, dalla libertà d’espressione al massacro a Gaza – e tornano come stelle nella notte, guidando chi osa sfidare lo status quo. È un invito che potrebbe ispirare chiunque a unirsi alla lotta, lasciando tutti a chiedersi: siete pronti a seguire la luce?
Cronaca
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L’incubo che è finito
La vita della nota conduttrice televisiva è stata segnata da una lotta estenuante, ma ora tutto potrebbe cambiare. Immagina di affrontare anni di tensioni e battaglie per proteggere la tua famiglia: è proprio ciò che è accaduto a lei, e la recente sentenza del tribunale ha finalmente portato un raggio di speranza. Ma cosa l’ha spinta a combattere fino in fondo? Le sue parole rivelano una storia che cattura l’attenzione di tutti.
Le parole commoventi della conduttrice
In un momento di grande emozione, la conduttrice ha espresso il suo sollievo con una dichiarazione toccante: “Mi auguro che questa sentenza serva a dare un papà degno a mia figlia”. Queste parole, cariche di speranza e determinazione, fanno riflettere su quanto possa essere complessa la vita dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Sarà questa la svolta che tutti aspettavamo? Non perdere i prossimi aggiornamenti su questa vicenda che sta facendo discutere.
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