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SCUOLA Sciopero per il clima, appello di Fioramonti ai presidi

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SCUOLA Sciopero per il clima, appello di Fioramonti ai presidi

SCUOLA Sciopero per il clima, appello di Fioramonti ai presidi.

SCUOLA Sciopero per il clima, appello di Fioramonti ai presidi. Dopo le parole della settimana scorsa, in cui l’aveva definita “la lezione più importante che i ragazzi possano frequentare”, il Ministro dell’Istruzione mette in atto una nuova iniziativa a favore della manifestazione. In una circolare rivolta ai dirigenti scolastici, infatti, auspica che un’eventuale assenza degli studenti per partecipare alla mobilitazione venga “giustificata“. La manifestazione mondiale contro il cambiamento climatico chiude la settimana sul clima WeekForFuture, cominciata oggi con un altro auspicio di Fioramonti anche ai docenti: “Vi chiedo, sia come Ministro sia come padre – ha scritto in una lettera – di riservare del tempo all’interno delle lezioni per realizzare sessioni di discussione e riflessione sui cambiamenti climatici insieme ai ragazzi”.

Ad annunciare la circolare ‘giustificatrice’, con un post su Facebook, lo stesso Ministro. Che segue l’esempio di quanto successo a New York lo scorso 20 settembre: anche in quel caso, il dipartimento per l’Istruzione aveva inviato circolari nelle scuole per invitare a giustificare gli studenti – oltre un milione in città – che avessero deciso di “disertare” le lezioni per scendere in strada. L’annuncio era arrivato dallo stesso sindaco Bill de Blasio.

In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali, ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”, scrive Fioramonti. Che pone l’accento sulla settimana sul clima WeekForFuture, in cui “dal 20 al 27 settembre, infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile“. “L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti”, prosegue il Ministro, che poi conclude: “È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo”.

Quello del 27 settembre sarà il terzo sciopero globale lanciato dai gruppi di Fridays For Future, movimento avviato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg. In precedenza, quelli del 15 marzo e del 24 maggio avevano visto coinvolti milioni di giovani in tutto il mondo, Italia compresa. La data chiuderà la settimana del clima, organizzata volutamente in concomitanza col Climate Action Summit 2019 dell’Onu, iniziato ieri a New York. Un evento che riunisce capi di stato e di governo, multinazionali e ong intorno alla crisi climatica globale.

INTANTO GRAVE INCIDENTE A MORLUPO

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Un uomo tenta di dare fuoco alla casa della sua compagna che si è barr icata all’interno.

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Un uomo tenta di dare fuoco alla casa della sua compagna che si è barr icata all’interno.

Sul posto, dopo la richiesta di aiuto arrivata al Numero unico per le emergenze 112 da parte della vittima, una donna italiana di 24 anni, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca.

Tentativo di incendio e aggressione

La donna si era barricato in casa per sfuggire al suo ex, il quale ha insistito nella sua azione sferzando calci e pugni contro il portone. Prima di questo, il 32enne aveva tentato di incendiare l’appartamento. L’incidente è avvenuto in via Panzera a Tor Bella Monaca, Roma.

Arresto del 32enne

I militari hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 32 anni, originario della Repubblica Dominicana e già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamenti nei confronti della compagna. I carabinieri lo hanno sorpreso mentre cercava di farsi aprire dall’interno, colpendo la porta d’ingresso. Identificato e arrestato, è stato portato nel carcere romano di Regina Coeli dopo che il gip del tribunale di Roma ha convalidato sia l’arresto che la custodia cautelare in carcere.

Storia di violenze e minacce

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la 24enne, spaventata dal comportamento aggressivo dell’uomo, si era barricata in casa. Prima dell’intervento, il 32enne aveva tentato di appiccare un incendio nell’appartamento, un episodio che la ragazza era riuscita fortunatamente a spegnere. Ai carabinieri ha riferito di aver subito violenze fisiche e minacce verbali per mesi, in gran parte a causa della gelosia morbosa del suo fidanzato, deteriorata anche dall’uso di droghe.

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Le motivazioni dell’ergastolo nel femminicidio di Martina Scialdone: “Sfogo di un impulso violento”

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Le motivazioni dell’ergastolo nel femminicidio di Martina Scialdone: “Sfogo di un impulso violento”

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di ergastolo nei confronti di Costantino Bonaiuti, accusato di aver ucciso Martina Scialdone. I giudici della Corte d’Assise hanno ritenuto sussistenti gli estremi per contestare l’aggravante dei motivi futili e abietti. Come sottolineato dalla corte, “la circostanza aggravante dei futili motivi sussiste ove la determinazione criminosa sia stata indotta da uno stimolo esterno di tale levità, banalità e sproporzione, da apparire secondo il comune modo di sentire assolutamente insufficiente a provocare l’azione criminosa tanto da potersi considerare un mero pretesto per lo sfogo di un impulso violento”.

Il femminicidio di Martina Scialdone

I fatti risalgono alla sera del 13 gennaio 2023, quando Martina Scialdone, avvocata di 35 anni, e il suo ex Costantino Bonaiuti, sessantaduenne ingegnere di Enav e sindacalista di Assivolo, si sono incontrati in un locale del Tuscolano. Durante la loro discussione, Bonaiuti ha seguito Martina fino in bagno e, nonostante l’intervento del proprietario del ristorante e del responsabile di sala, la lite è proseguita nell’anticamera del bagno, dove l’uomo ha tentato di strappare il telefono dalla mano della donna.

Gli spari e le minacce

Al termine della serata, Bonaiuti ha estratto una pistola e ha sparato contro Martina, pronunciando secondo alcuni testimoni: “Dove vai, tanto sei morta”. Prima di questa drammatica conclusione, sarebbe emerso che l’uomo non accettava la fine della relazione e avrebbe addirittura assoldato un investigatore privato per seguire gli spostamenti della sua ex.

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