Primo Piano
Bus contro albero Un testimone: “Guidava senza mani”
ROMA Poco prima del boato stava armeggiando con il cellulare tenendolo con entrambe le mani. Per qualche secondo l’autista aveva lasciato il volante del bus 301 finito contro l’albero.
Un grido e lo schianto del bus contro un albero su via Cassia. Questa la testimonianza di un testimone. Gli inquirenti hanno iscritto sul registro degli indagati il quarantenne conducente Atac con l’accusa di lesioni colpose aggravate. Nell’incidente sono rimaste ferite una sessantina di persone, nove sono in condizioni serie ma non in pericolo di vita. Circostanze e dichiarazioni sempre smentite dall’autista ma che dovranno essere verificate dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Gennaro Varone. Le indagini si concentrano anche su un altro dettaglio.
«Controllino pure tutto. L’ultima chiamata l’ho fatta a mia moglie un’ora prima», avrebbe detto l’autista. Suo padre ha dichiarato che il figlio gli aveva detto di essere rimasto con un solo telefonino visto che quello aziendale lo aveva perso o gli era stato rubato. «Ha anche fatto denuncia ai carabinieri», ha detto il genitore. Ma i telefoni sequestrati all’indagato sono due. Trovati entrambi a bordo del bus dagli agenti della polizia locale, gruppo Cassia, che stanno conducendo le indagini e che ieri hanno depositato in Procura una prima informativa sulla vicenda. Informativa che ha portato a formalizzare l’iscrizione sul registro degli indagati dell’autista.
Ora i telefoni dovranno essere ispezionati. Controllando chat e tabulati telefonici e verificando gli ultimi accessi ad applicazioni e social network. Ma c’è anche un’altra possibilità. Il conducente potrebbe avere avuto un colpo di sonno, come lui stesso ha raccontato a un amico subito dopo l’incidente e come dichiarato da un testimone: «Prima di farci finire tutti contro l’albero si è addormentato. L’ho visto reclinare la testa di lato e chiudere gli occhi. È per questo che il bus ha sbandato contro il pino», ha raccontato il passeggero.
Un passaggio che lo stesso autista potrà chiarire davanti agli inquirenti quando verrà ascoltato. L’interrogatorio è previsto nei prossimi giorni visto che per il momento l’autista è ricoverato in ospedale. Gli inquirenti hanno inoltre disposto una perizia sul mezzo per verificare l’esistenza di eventuali guasti, o anomalie di manutenzione. Accertamento necessario, soprattutto dopo i risultati choc emersi da altre inchieste sulla municipalizzata dei trasporti: dagli interventi fantasma per aggiustare le scale mobili nelle stazioni delle metro, fino ai pezzi di ricambio vecchi e usurati utilizzati per riparare i vecchi autobus che poi hanno preso fuoco.
SEGUICI SU TWITTER
ROMA – RUBA LA COLLANA A UN ANZIANO E SCAPPA