Primo Piano
CUCCHI Il pm: “Fatto passare per malato per coprire la verità”
<strong>CUCCHI Il pm Giovanni Musarò la tocca piano nel processo per l’omicidio del geometra romano.
CUCCHI Il pm: “Stefano Cucchi venne fatto passare per un sieropositivo e tossicodipendente in fase avanzata. Nulla era vero. Stefano Cucchi stava bene prima del pestaggio, ma altro venne fatto credere al Paese, insieme alle accuse agli agenti della polizia penitenziaria“. Queste le dure parole durante la requisitoria nel processo ai cinque carabinieri in corso nell’aula bunker di Rebibbia davanti alla prima corte d’assise. Musarò ritiene questo un modo, uno dei tanti, per “coprire la verità“. Cucchi, spiega il magistrato, “al momento dell’arresto pesava 43 chili ed era alto un metro e 62, era sottopeso, ma non era una magrezza patologica. Era magro perché gareggiava come pugile nei pesi piuma e doveva tenersi sotto il 44 chili“.
Parole dure contro i militari imputati: Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale. Tedesco, che durante il procedimento ha accusato i due colleghi di aver pestato il geometra romano, risponde anche di falso nella compilazione del verbale di arresto e calunnia. Questi ultimi reati sono a carico anche del maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti a capo della stazione Appia, dove venne eseguito l’arresto. E di calunnia è accusato inoltre Vincenzo Nicolardi, anche lui carabiniere: il reato, nel suo caso, è stato commesso verso gli agenti di polizia penitenziaria che vennero accusati nel corso della prima inchiesta sul caso.