Primo Piano
LUCA SACCHI La fidanzata Anastasia a rischio indagine
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LUCA SACCHI La fidanzata Anastasia a rischio indagine.
LUCA SACCHI La fidanzata Anastasia a rischio indagine. La versione fornita dalla ragazza infatti non convince, è lacunosa. Si sospetta che menta per nascondere ben altro. Secondo alcuni testimoni, infatti, la droga da acquistare era destinata allo spaccio. Per questo motivo Anastasia sarà ascoltata nuovamente nei prossimi giorni dalla pm Nadia Plastina. E non si esclude che alla fine il suo nome possa finire sul registro degli indagati. Intanto la ragazza ha già nominato un avvocato. Stando al suo racconto, sarebbe stata colpita alle spalle mentre era insieme al fidanzato, avrebbe perso i sensi e si sarebbe ripresa quando Luca era già stato ferito dai due individui, a suo dire sbucati fuori all’improvviso. Nello zainetto, sostiene, aveva una bottiglietta d’acqua e pochi soldi. Il motivo per cui lei e Sacchi erano andati al pub John Cabot era per controllare il fratello più piccolo di lui e non conosceva i due aggressori. Le indagini però raccontano tutt’altro: l’omicidio sarebbe l’epilogo di un tentativo di compravendita di erba. Del Grosso e Pirino, i pusher, avevano mandato un loro emissario a controllare se la ragazza avesse il denaro per acquistare la «merce» richiesta e gli intermediari avrebbero appurato almeno la presenza di due mazzette da 20 e da 50 euro. Alla scoperta di tutte quelle banconote dentro allo zainetto, avrebbero deciso di rapinarla. Luca ha però opposto resistenza e per questo Del Grosso gli ha sparato.
Anastasia nega, ma la sua versione non convince. C’è da capire in primis che fine abbiano fatto i soldi: lo zainetto è stato infatti ritrovato, ma vuoto. La ragazza inoltre dovrà anche chiarire come avesse fatto a procurarsi tutto quel denaro. Nel suo racconto, si tratterebbe del suo stipendio da babysitter e cameriera, ma il sospetto degli inquirenti è che abbia fatto diversi prelievi bancomat (così come probabilmente lo stesso Luca) e che abbia avuto contatti con i procacciatori di clienti per conto dei fornitori. Per questo gli investigatori stanno anche lavorando sui tabulati telefonici, per capire chi esattamente, se la giovane o i due amici che erano insieme a lei e a Sacchi, abbiano avuto contatti con i pusher di San Basilio. Contatti che sarebbero avvenuti non solo mercoledì sera, ma anche nelle settimane precedenti. Ciò smentirebbe di fatto la versione della ragazza: «La droga non c’entra». Parole confermate anche da uno degli amici della coppia.
A fare chiarezza, anche i video delle telecamere di sorveglianza del negozio di un tatuatore della zona, che hanno ripreso alcuni istanti dell’omicidio. Tutto si sarebbe svolto in circa trenta secondi: Del Grosso e Pirino, dopo avere fatto un secondo giro contromano della piazza, lasciano l’auto in doppia fila su via Mommsen e scendono. A seguire, l’aggressione, la rapina, la colluttazione e alla fine lo sparo. Un momento quest’ultimo cui Anastasia non era presente: secondo quanto ha raccontato, in quel momento era priva di sensi e si sarebbe risvegliata quando Luca era già in un lago di sangue. La circostanza però dovrà essere verificata. Quando è stata visitata al pronto soccorso, non le sarebbero state riscontrate lesioni sul corpo compatibili con una bastonata alla testa. Ciò non ha però impedito che fosse tenuta in osservazione.
Secondo un altro testimone, un ex medico militare residente in via Bartoloni, il ragazzo, in terra dopo lo sparo, sarebbe rimasto da solo per più di un minuto. «Per me è stato ucciso a bruciapelo, non ho sentito urla, nessuna lite. E ho visto quell’auto sfrecciare via». Anastasia invece sarebbe sbucata da più lontano, intervenuta per tamponare l’emorragia. La ragazza è apparsa, quindi, «solo successivamente». Dove si trovava? A questa e a tante altre domande le indagini dovranno dare una risposta.
Primo Piano
Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
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La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
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Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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