Cronaca
Omicidio Luca Sacchi, Del Grosso: “Non volevo. È colpa del rinculo della pistola”
Omicidio Luca Sacchi — “Non volevo ucciderlo, il rinculo della pistola me lo ha fatto colpire in testa”. Questo quanto raccontato da Valerio Del Grosso ad alcuni amici la sera dopo il delitto avvenuto fuori da un pub di Roma mercoledì 23 ottobre. Le parole di Del Grosso sono riportate da alcuni testimoni citati nell’ordinanza cautelare del gip. Nella fattispecie, un teste ha confermato di avere contattato Andrea Del Grosso, fratello di Valerio, avendo saputo che a sparare a Sacchi era stato proprio Valerio, il quale lo aveva personalmente confidato la sera precedente a un’altra persona, proferendo le parole “ho fatto una cazzata” e aggiungendo di aver sparato ad una persona. Il giudice ha poi aggiunto: “Inoltre, dopo l’incontro con Andrea Del grosso, il testimone ha ricevuto una telefonata di Valerio il quale nel corso di un successivo appuntamento, anche alla presenza di altre persone, mimando il gesto con una mano ha riferito: ‘non volevo ucciderlo, il rinculo della pistola me lo ha fatto colpire in testa’”