Omicidio Luca Sacchi I primi risultati dei tabulati

Omicidio Luca Sacchi Dai tabulati emergono contatti tra Giovanni Princi, amico della vittima, e Paolo Pirino, ‘socio’ di Valerio Del Grosso. Una telefonata prima dell’omicidio confermerebbe i legami tra i due gruppi.

Dai tabulati la conferma per gli inquirenti, a più di una settimana dall’omicidio di Luca Sacchi, che i testimoni hanno mentito. Se non tutti, quasi. Lo ha fatto la fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk fornendo una ricostruzione smentita dalle indagini. Ha escluso che dietro l’omicidio ci fosse qualcosa di più di una rapina. La ragazza ha anche detto che Luca è intervenuto in sua difesa solo dopo che l’hanno colpita con una mazza da baseball. Sul corpo però non aveva segni delle percosse. Ha detto di avere nello zaino circa 200 euro ma i testimoni parlano di una cifra più alta, di diverse mazzette di denaro.

La versione della ragazza non è l’unica che non convince il pubblico ministero Nadia Plastina, i carabinieri e gli agenti della squadra mobile. Ha mentito anche Giovanni Princi che si trovava sul posto probabilmente come mediatore. Anche lui, ascoltato dalla polizia giudiziaria, non ha detto nulla sugli stupefacenti. Eppure gli emissari dei due pusher sostengono di avere avuto contatti con lui. Per questo gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli ultimi cinque mesi di rapporti tra Giovanni e Luca.

I due erano compagni di classe alle superiori, poi si erano persi di vista e si erano ritrovati qualche mese fa. Ora chi indaga vuole capire perché avessero riallacciato i rapporti. Gli inquirenti cercano prove, incrociano celle e tabulati dei telefonini dei due arrestati e di Luca. Per capire le relazioni, i contatti e, soprattutto chi fosse presente quella sera. Finché questi elementi non verranno consegnati al pubblico ministero non ha senso che la procura senta Anastasia e gli altri che, senza contraddittorio, possono raccontare la loro versione senza smentite.

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