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ROMA Pesci siluro nei fondali del Tevere

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ROMA Pesci siluro nei fondali del Tevere

ROMA Il Tevere è pieno di pesci siluro. Per la precisione Silurus glanis, originari del Danubio. Alcuni raggiungono dimensioni mostruose sfiorando e superando i 100 chili di peso. Esemplari di 60-80 chilogrammi lunghi 180 cm. sarebbero prede usuali.

Ma, una volta raggiunte dimensioni ragguardevoli i pesci siluro possono anche cambiare dieta. Da ittiofagi (esclusivi divoratori di pesci piccoli) comincerebbero a risucchiare con la loro grande bocca uccelli di medie dimensioni, folaghe ma anche anatre e germani. Non si registrano però, se non rarissimi casi, uccelli catturati e divorati da pesci siluro nel nostro Tevere. Secondo i pescatori locali il pesce disponibile gli basta e avanza ma soprattutto non ci sono spiaggette dove gli uccelli cadono preda dell’enorme mostro.

Tutto il contrario di Firenze, dove invece, come lungo la Senna e il Danubio, i siluri cacciano i piccioni lungo l’Arno. Si racconta che anziani pescatori fiorentini usano innescare un piccione vivo per pescare i siluro agganciandolo all’amo. L’uccello incapace di nuotare annaspa, il movimento fa vibrare la superficie facendo scattare i siluro. Per osservare i siluri basta usare il clonk, un martelletto di legno con un disco finale. Percosso verticalmente produce una vibrazione simile alle bolle prodotte dai pesci ciprinidi, preda preferita dai siluri che accorrono curiosi e affamati. Ombre inquietanti e magnifiche sotto i nostri antichissimi ponti.

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Aumento della violenza giovanile dopo il Covid

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Aumento della violenza giovanile dopo il Covid

Da inizio anno i carabinieri hanno riscontrato l’aumento dei casi di adolescenti tra i 15 e 17 anni per **“porto di oggetti atti a offendere”**. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che segnano un incremento significativo in questo tipo di reato tra i giovani.

Crescita preoccupante dei reati tra adolescenti

Le statistiche mostrano un trend allarmante, con molti ragazzi che vengono fermati per possesso di armi o oggetti contundenti. Tali episodi sollevano interrogativi sulla sicurezza nelle comunità e sulla necessità di interventi mirati.

Interventi delle forze dell’ordine

I carabinieri hanno intensificato le operazioni di controllo per prevenire e contrastare questa situazione. Le autorità stanno valutando misure più severe e programmi di sensibilizzazione per affrontare la questione.

Implicazioni sociali e culturali

L’aumento di reati di questo tipo è indicativo di una problematica più ampia che coinvolge il comportamento giovanile e il contesto sociale in cui vive questa fascia di età. Le forze dell’ordine, insieme alle istituzioni, cercano strategie efficaci per affrontare il fenomeno e garantire una maggiore sicurezza nelle città.

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Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

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Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

Il 14 giugno il Roma Pride tornerà in piazza con lo slogan ‘Fuorilegge!’. Mario Colamarino, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, denuncia che “le politiche repressive del governo Meloni, in questi tre anni, hanno prodotto una serie di leggi volte a criminalizzare la comunità Lgbtqia+ in tutto il globo terracqueo”. Colamarino sottolinea l’accanimento del governo nei confronti della comunità, definendolo “un’arma di distrazione di massa” che porta a una marginalizzazione e criminalizzazione del popolo Lgbtqia+.

Rivendicazioni e richieste

I promotori del Roma Pride evidenziano di essere accusati di propaganda “solo perché rivendichiamo la nostra esistenza, anche attraverso un linguaggio che rispetti le nostre identità”. Continuano a subire “odio e violenza per il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere” e richiedono da anni leggi a tutela dei diritti della comunità. Tuttavia, lamentano che “la nostra classe politica è impegnata in ben altre questioni più importanti”: combattere contro asterischi e schwa e produrre leggi contro l’ideologia gender.

Autodeterminazione e diritti

Colamarino denuncia un attacco alla libertà individuale, dichiarando: «Chi ci governa vorrebbe impedirci di autodeterminarci nella nostra identità di genere, eppure la stessa Giorgia Meloni si autodetermina come il presidente del consiglio». La comunità Lgbtqia+ si oppone decisamente alle recenti normative, che, secondo loro, negano l’esistenza delle famiglie e creano un “incostituzionale divieto universale di gestazione per altri”. Concludono affermando che “il Roma Pride e la comunità Lgbtqia+ non arretrano e non intendono rinunciare a nessuna rivendicazione. Ci proclamiamo fuorilegge”.

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