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Planet or Plastic? A Roma la mostra di National Geographic
Planet or Plastic: a Roma la mostra di National Geographic per sensibilizzare ad un uso consapevole e responsabile della plastica
Il prossimo 13 ottobre, in occasione della manifestazione “Montecitorio a porte aperte”, che si terrà dalle 10.30 alle 15.30, National Geographic inaugura a Montecitorio (Roma) la mostra fotografica Planet or Plastic? con una selezione delle opere. L’esposizione integrale sarà visitabile, dal 18 ottobre al 14 novembre, presso il complesso del Vicolo Valdina.
La mostra, resa possibile anche grazie alla collaborazione con BASF Italia, è parte dell’omonima campagna internazionale lanciata da National Geographic, che vede anche Marco Mengoni impegnato come ambasciatore per l’Italia.
Leggera, resistente, economica: la plastica ci ha cambiato la vita. Dall’elettronica alla sanità, fino ai trasporti. Oggi, non possiamo più farne a meno. Ma, riciclata solo in minima parte, la plastica si sta accumulando nell’ambiente. Fino ad oggi ne sono state prodotte 8,3 miliardi di tonnellate, di cui 6,3 sono diventati rifiuti che possono rimanere nell’ambiente anche per 400 anni, eccezion fatta per le plastiche biodegradabili che, però, iniziano a diffondersi soltanto adesso. La plastica che finisce in mare mette in pericolo la vita degli animali marini, si accumula in grandi isole galleggianti e, con il tempo, si rompe in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti da pesci, cetacei, uccelli.
A Roma, l’esposizione Planet or Plastic? è interamente prodotta con materiali sostenibili e riciclabili, come cartone alveolare e carta da parati. Accompagna lo spettatore in un coinvolgente percorso, articolato in una quarantina di foto volte a provocare una riflessione sulla gestione non sempre sostenibile dei materiali plastici. Otto i grandi temi in mostra, dalla quantità di plastica prodotta nel mondo all’impatto sull’ambiente e sulla catena alimentare, dal riuso all’educazione individuale e collettiva.
Il percorso della mostra – curata da Marco Cattaneo, direttore del mensile National Geographic Italia, e dalla redazione, con la collaborazione della scrittrice e documentarista Alessandra Viola – alterna le fotografie dei grandi reporter di National Geographic all’originale lavoro artistico di Mandy Barker, che ha scelto di raccogliere rifiuti di plastica da tutto il mondo per un progetto fotografico di eccezionale valore estetico e al tempo stesso di grande impatto emotivo.
Il progetto di Mandy Barker si propone, infatti, di stimolare una risposta emotiva nello spettatore, combinando la contraddizione tra l’attrazione estetica e la consapevolezza delle inquietanti statistiche di plastiche disperse senza confini. Tutte le plastiche fotografate sono state recuperate dalle diverse spiagge del mondo e rappresentano un vero e proprio progetto globale.
“La plastica è una grande invenzione, ma occorre gestirla in modo corretto, valorizzandone le proprietà e rispettando l’ambiente – ha dichiarato Andreas Riehemann, Presidente e Amministratore Delegato di BASF Italia. Dieci anni fa, BASF è stata tra i primi a realizzare polimeri biodegradabili. Oggi studiamo processi industriale di riciclo molecolare per le plastiche destinate a discarica o incenerimento. Siamo, inoltre, tra i fondatori dell’Alliance to End of Plastic Waste, un’organizzazione che riunisce 30 tra le più importanti aziende al mondo impegnate nella lotta al marine littering con un investimento di oltre 1 miliardo di euro. Riteniamo, tuttavia, che sia fondamentale sensibilizzare la società al tema della gestione sostenibile di questa risorsa, perché è necessario che ognuno faccia la propria parte. Per questo, sosteniamo con convinzione il progetto divulgativo Planet or Plastic? di National Geographic”.
Mandy Barker (1964, Regno Unito) è una premiata fotografa selezionata per il Prix Pictet Award SPACE 2017, e nominata per il premio fotografico 2018 della Deutsche Börse Foundation Photography Prize 2018 e la Magnum Foundation Fondo. Ha ricevuto nel 2018 il National Geographic Society Grant for Research and Exploration. Il suo lavoro è stato pubblicato in oltre 40 paesi tra cui National Geographic, Time, The Guardian, Vice, Smithsonian, Geo e New Scientist.
Marco Cattaneo – Giornalista e direttore National Geographic Italia
Nato a Milano nel 1963 e laureato in fisica, è entrato nella redazione di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, nel 1991. Nel 2006 è diventato direttore responsabile di Le Scienze e Mind, dal dicembre 2010 è direttore di National Geographic Italia e dal 2018 di National Geographic Traveler. In questi anni ha collaborato come giornalista e fotografo a testate quotidiane e periodiche nazionali e internazionali. È autore di Heisenberg e la rivoluzione quantistica (Le Scienze, 2000) e coautore dell’opera in tre volumi Il Patrimonio mondiale dell’Unesco (White Star, 2002-2004, rist. 2012) e di Le città del mondo (White Star, 2005). Ha ricevuto il premio Voltolino per la divulgazione scientifica (2001), il Grand Prix dell’Associazione francese scrittori di viaggio (2008), il premio Ippocrate dell’Unione nazionale medico scientifica di informazione (2010) e il premio Capo d’Orlando (2014). Nel 2016 gli è stato intitolato l’asteroide 239105 Marcocattaneo.
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