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UFFICIALE Roma il 25 ottobre si fermerà per sciopero

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UFFICIALE Roma il 25 ottobre si fermerà per sciopero

Sarà un venerdì nero per la città di Roma e per i romani. La causa è lo sciopero generale indetto dalle partecipate del Comune

Saranno circa trentamila i dipendenti che venerdì 25 ottobre incroceranno le braccia e sciopereranno mettendo in ginocchio Roma. I sindacati hanno proclamato e ufficializzato lo sciopero generale delle partecipate del Comune, oltre a protestare contro il degrado che sta attanagliando la città. A rischio tutti i servizi essenziali. I mezzi pubblici saranno fermi per 4 ore dalle ore 20 fino a fine servizio. Fermi anche i dipendenti Ama e della altre società gestite dal Comune di Roma. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione tragica a livello economico/finanziario di Atac, Ama, Multiservizi e Farmacap. Nello stesso giorno è previsto anche lo sciopero nazionale dei settori pubblici e privati.

AMA AI CITTADINI: “NON PORTATE I RIFIUTI IN STRADA IL 25 OTTOBRE”

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Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.

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Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.

Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.

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Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.

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Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.

Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.

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