Cronaca
ROMA Abusi su minori in oratorio: tre arresti

ROMA Abusi su minori in oratorio: tre arresti.
ROMA Abusi su minori in oratorio. Con questa accusa tre persone sono state arrestate dagli agenti della Polizia di Stato. A quanto si apprende, si tratterebbe di tre romani, M.P., B.P. e D.I., di età compresa tra i 65 e 85 anni. Il provvedimento nei loro confronti è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari per i gravi indizi di reato a loro carico. I tre si sarebbero resi protagonisti di ripetuti episodi di violenza sessuale, consumati tra il 2012 e il 2018. Gli agenti della IV Sezione della Squadra Mobile eseguito la misura cautelare lunedì scorso, al termine di una complessa e delicata indagine coordinata dai magistrati del Gruppo Antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Quanto ricostruito dagli investigatori ha delineato un quadro di perpetrate violenze a danno di due adolescenti, che, come è stato appurato, al momento degli abusi, vivevano una condizione di difficoltà economica e sociale. Uno degli arrestati era riuscito a conquistarsi la fiducia e la simpatia dei due ragazzi all’interno di un oratorio della Capitale. L’uomo scherzava insieme ai ragazzi, facendo leva sul suo aspetto che incuteva sicurezza. I rapporti erano così stretti che li ha addirittura ospitati più volte a casa propria e in quella degli altri due indagati. In questo modo, i tre hanno potuto in piena libertà abusare sessualmente dei ragazzini, dandogli in cambio soldi. Inoltre, si approfittavano della loro condizione per prendersi gioco di loro, manipolarli e promettergli che avrebbero provveduto alle loro spese.
Cronaca
Le targhe dimenticate di Magnani e Mastroianni

Distratti e affaticati passano i runner, i romantici scelgono una panchina, disorientati i turisti non riescono a leggere le scritte sulle targhe delle vie immerse del parco monumentale. A richiamare l’attenzione c’è Anna Magnani, icona del cinema italiano, la quale, nonostante i “segni del tempo”, non si sarebbe mai preoccupata di nascondere le rughe prima di un ciak. Perfetta nella sua professione, la Magnani era nota per la sua passione e professionalità, tanto da rifare più volte una scena che le causò ferite alle ginocchia.
L’Illusione
Passeggiando nei viali di villa Borghese, si manifesta una malinconia per le lastre di marmo che ricordano Anna Magnani, Marcello Mastroianni e Alberto Sordi. Queste targhe, dedicate nel tempo, sono ora poco leggibili, aggredite da sporcizia e smog.
La Malinconia
Sporca la lastra di marmo dedicata a Alberto Sordi, inaugurata nel 2013 nel decennale dalla sua morte. A lui è stato riservato un tratto di viale del Museo Borghese. Anche Anna Magnani ha ricevuto omaggi, tra cui uno slargo in villa Borghese, mentre la via a lei intitolata si trova vicino a viale della Moschea. Via Marcello Mastroianni, invece, è situata a Malafede. La manutenzione delle targhe è a carico del Dipartimento servizi delegati del Comune, che gestisce migliaia di targhe nella Capitale.
La Reazione
Poco distante, in via Veneto, il maestro Federico Fellini sembra abbracciare i suoi colleghi. Rino Barillari, noto paparazzo e vincitore del Premio Sarzanini, ha espresso la sua delusione: «Per me è stato un colpo al cuore… spero che presto si intervenga per ridare dignità a quei viali così belli e così importanti per la storia del cinema e di Roma».
Cronaca
Infrazione di spaccio di cocaina in Curva Sud: sei ultrà romanisti sotto indagine e collegamenti con i Senese

Il tifo per la Roma si intreccia con un sistema di spaccio di droga che coinvolge diverse tifoserie, replicando modelli di potere già esistenti. Le indagini attuali rivelano che, come ai tempi di ‘Fabrizio Piscitelli’, alias Diabolik, gli interessi legati al traffico di stupefacenti persistono, in particolare durante le partite.
Spaccio di cocaina in Curva Sud
Nella Capitale, l’attenzione della Direzione distrettuale antimafia si concentra sulla Curva Sud, associata al Gruppo Quadraro, emerso dopo lo scioglimento degli storici Fedayn. Questo gruppo è stato coinvolto in incidenti legati a rivalità con tifoserie, inclusa quella napoletana, culminata in un furto simbolico che ha portato alla scomparsa della loro identità ultrà. Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema di spaccio di cocaina organizzato nei bagni della Curva Sud durante le partite. Sei ultrà romanisti, compresi un minorenne e un nipote di un noto pregiudicato, sono stati accusati di gestire questa attività illecita. Gli indagati sono stati sottoposti a interrogatori e perquisizioni, con esiti che non hanno rivelato ulteriori dettagli rispetto a quanto già documentato.
Nuovi sviluppi a Milano
Parallelamente, a Milano sono emerse informazioni nel processo contro tre ultrà rossoneri riguardanti Luca Lucci, ex capo della curva sud. Durante le udienze, sono stati descritti i legami di Lucci con il rapper Fedez e le sue iniziative imprenditoriali, inclusa la creazione di una società per la sicurezza. Lucci ha avuto contatti con diversi rapper, destinando alcuni dei suoi collaboratori a gestire la sicurezza durante eventi.
Le indagini su entrambe le situazioni continuano, evidenziando una rete complessa di relazioni tra sport, criminalità e cultura popolare.
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