Calcio
ROMA CAGLIARI Fonseca: “Gara difficile. Infortuni? Stiamo lavorando per prevenirli”
ROMA CAGLIARI Fonseca — A 24 ore dal fischio d’inizio, il tecnico giallorosso è intervenuto in sala stampa e ha presentato il match contro i rossoblu, in programma domani alle 15.00 all’Olimpico
<strong>Visti gli infortuni, Cristante e Veretout sono risorse per il ruolo di trequartista?
“Oggi sarà più facile scegliere viste le tante assenze e le scelte ridotte, e per voi indovinare la formazione, anche se io non scenderò nei dettagli come di consueto”.
Che partita si aspetta domani?
“Mi aspetto una partita complicata contro una buona squadra che sta facendo un ottimo campionato e viene da diversi risultati positivi. Sarà una partita difficile. Abbiamo avuto poco tempo per preparare il match dopo l’Europa League, ma la squadra ha recuperato bene e mi auguro che domani ci presenteremo nel migliore dei modi”.
Chi è più adatto tra Cristante e Veretout per giocare dietro a Dzeko?
“Cristante ha già fatto questo ruolo in passato, anche se nel nostro modo di giocare nessuno dei due ha le caratteristiche ideali per ricoprire questo ruolo. Per noi il numero 10 occupa posizioni diverse rispetto alle solite, ma viste le circostanze inevitabilmente la scelta ricadrà su uno di loro”.
Pastore può giocare partite ogni tre giorni? Lo abbiamo visto sottoritmo.
“Per lui è difficile giocare due partite in poco tempo senza recuperare completamente, a maggior ragione adesso”.
Sugli infortuni.
“Non parlerò dei dettagli di ogni infortunio. Stiamo assolutamente facendo di tutto per prevenire gli infortuni, c’è una politica rigorosa da parte del club in questo senso, rispettosa di parametri scientifici. L’infortunio più frequente che si registra nelle squadre di calcio a questo punto della stagione è quello ischio-tibiale e noi abbiamo avuto per fortuna un solo caso di questo infortunio. Se ci fossero stati più infortuni di questo tipo avremmo potuto parlare di una cattiva pianificazione. Dobbiamo però tener conto anche del recente passato: è elevato il numero di recidive e ricadute di giocatori già a rischio. Poi ci sono infortuni casuali che nessuno può prevedere, come Zappacosta, Pellegrini e lo stesso Bouah. Sono infortuni che succedono nel calcio e nessuno li può controllare. La questione è se si stia lavorando per prevenire questi infortuni e la risposta è assolutamente sì. Ma è qualcosa che non succede solo nella Roma, accade in tutte le squadre che giocano con questa frequenza e competono su diversi fronti. La domanda che io sollevo è se si verifica questo a tutti i club europei che competono a questo livello e se quindi tutti stanno lavorando male e sono incompetenti o se questa sequenza di partite ravvicinate sia adeguata allo sforzo fisico di un calciatore professionista. Questo si verifica non solo alla Roma, dove l’attenzione mediatica è molto forte, ma a tutte le squadre a livello europeo che competono su più fronti in così poco tempo”.
Su Florenzi e Pau Lopez.
“Pau domani giocherà dall’inizio e sarà disponibile. Florenzi non ha recuperato, ha avuto un attacco influenzale e oggi non si è allenato”.
Cristante ha detto dopo la partita col Wolfsberger che anche un pareggio andava bene. Non sarebbe stato meglio vedere invece una rabbia positiva?
“Probabilmente ha inserito queste parole all’interno di un contesto particolare. Tutti sanno che siamo contenti solo quando vinciamo e abbiamo la stessa ambizione contro qualsiasi squadra. Forse alla luce del risultato dell’altro match del girone, avendo mantenuto la vetta, Cristante ha fatto intendere che il pareggio fosse il male minore trattandosi di una partita insidiosa. La nostra ambizione è quella di vincere sempre, pur non scegliendo le parole migliori credo che intendesse questo. Voi non avete accesso allo spogliatoio nel post-partita, ma c’era profonda insoddisfazione per non aver vinto. Cristante è uno dei giocatori più ambiziosi di questa squadra. Ma le parole lasciano il tempo che trovano e io do massima importanza ai fatti in campo, Cristante è uno dei leader e uno dei giocatori più esigenti di questa squadra”.
Ci sono giocatori che danno più vivacità alla manovra come Kluivert e Zaniolo, ma spesso sbagliano la scelta finale. Inoltre, hanno anche preso delle ammonizioni per proteste: lei sta lavorando su questi aspetti?
“Sono d’accordo, spesso creiamo occasioni e sbagliamo l’ultima scelta ed è successo sia a Zaniolo che a Kluivert. Spesso siamo poco rigorosi al momento dell’ultimo passaggio o del cross, ne abbiamo parlato anche se ora non c’è molto tempo. Abbiamo sottolineato l’importanza di essere più precisi in quella zona di campo, ma questo riguarda soprattutto la loro giovane età. Sono sicuro che col passare del tempo la loro precisione aumenterà, fa parte del loro percorso di crescita. Senza dubbio sarà importante migliorare ed essere più efficaci, ma è un tema su cui ci stiamo confrontando. Alcuni cartellini erano meritati e giusti, in altri casi no, in particolare contro il Lecce ci sono stati cartellini dati con troppa facilità. Ci sono cartellini esagerati in situazioni che non li richiedono, soprattutto a Lecce è successo”.
Ha pensato a Spinazzola alto a sinistra?
“No, in questo momento non l’ho preso in considerazione”.
Cosa pensa delle parole di Nainggolan e del famigerato ‘ambiente romano’?
“Non voglio commentare le parole di Nainggolan, è la sua opinione. Poi arrivano prima della partita, c’è magari l’intento di creare una certa pressione alla vigilia e preferisco non commentare. La pressione? Chi non vorrebbe convivere con questo tipo di pressione? Chi non è in grado di sopportare la pressione non può fare il calciatore professionista. Io quello che vedo e sento sempre è il sostegno costante dei tifosi, creano un ambiente bellissimo in casa e fuori casa. E’ qualcosa che va apprezzato e di cui sentirsi orgogliosi. La pressione c’è dovunque, in particolare dove si vuole vincere. E chi non vorrebbe fare i conti con questo tipo di pressione? Chi non è in grado di sopportarla dovrebbe prendere un appezzamento di terreno e mettersi a coltivare patate o altro. In questo modo sarebbe più rilassato. Nel calcio c’è pressione e va accettata, ben venga”.
Ha pensato a due centrali forti fisicamente come Fazio e Smalling, invece di Mancini e Jesus, con il Cagliari che segna molto di testa?
“State cercando di farmi dire chi giocherà in difesa? Oggi non ve lo rivelerò”.
Si aspettava di più da Kalinic?
“Tutti comprendono che si trattata della sua prima partita e non giocava dall’inizio da tanto tempo. Non poteva essere al meglio, può fare sicuramente di più e sono certo che lo farà. Voi lo sapete meglio di me, Kalinic è un giocatore di innegabile qualità, ma era la sua prima partita per cui ha solo bisogno di migliorare nell’intesa con i compagni migliorerà”.