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ROMA ‘Capitale’ delle colf: domani convegno nazionale

ROMA ‘Capitale’ delle colf. Il Lazio è la seconda regione per presenza di lavoratori domestici dopo la Lombardia, prima per numero di colf. Ben 93.000 concentrate maggiormente tra Roma e provincia.
Roma ‘Capitale’ delle colf. Il Lazio è la seconda regione per presenza di lavoratori domestici dopo la Lombardia, prima per numero di colf. Ben 93.000 concentrate maggiormente tra Roma e provincia. Questo quanto emerge dai dati di Cas.Sa.Colf, la Cassa sanitaria collaboratrici e collaboratori familiari. Per domani nella Sala della Protomoteca del Campidoglio organizzato il convegno nazionale ‘Cas.Sa.Colf e lo sviluppo del welfare nel settore del lavoro domestico’. Ultima tappa di una serie di analoghe iniziative in altre città.
Al dibattito interverranno amministratori locali e regionali, dirigenti di Inps e Inail, esperti, politici, rappresentanti degli Ordini dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro, oltre ai membri della presidenza della Cassa. Riguardo al Lazio l’Inps registra 128.000 lavoratori, il 15% del totale nazionale. Poca presenza di colf italiane, solo il 16%.
A livello di provenienza la componente più significativa resta quella dell’Est Europa (44,4%) ma probabilmente per la forte presenza di colf asiatici (26%) e sudamericane (9%). Il Lazio è la regione con il maggior numero di colf, 93.000, il 73% dei lavoratori domestici della regione. La maggior parte si concentra nella provincia di Roma (92%). Ogni 1.000 abitanti nella provincia si registrano quasi 20 colf mentre la media nazionale è di 8 ogni 1.000. L’assistenza per persone non autosufficienti arriva solo al 14%.
Nel 2017 le famiglie datori di lavoro domestico del Lazio hanno speso oltre un miliardo di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici ma il valore del settore, tra regolari e non, arriva quasi a 3 miliardi. “Miriamo a creare un sistema di welfare che incentivi le famiglie a regolarizzare i lavoratori domestici e sosteniamo progetti di defiscalizzazione da inoltrare al Governo”, il commento del presidente di Cas.Sa.Colf Lorenzo Gasparrini.
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ANCORA SBARCHI: SALVINI TUONA
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Cicciogamer89 derubato al Romics di carte da 1200 euro incontra i piedipiatti che hanno fermato il ladro

#HaiMaiSentitoDiUnGamerDerubatoERiscattatoDallaPolizia?
Immaginate di essere un appassionato gamer, in una affollata fiera come il Romics, quando all’improvviso vi rubano oggetti preziosi del valore di 1.200 euro. È proprio quello che è successo a Cicciogamer89, il popolare streamer italiano, trasformando una giornata di divertimento in un thriller degno di un film d’azione. Ma ecco il colpo di scena che ti terrà incollato alla sedia: il nostro eroe ha incontrato di persona i coraggiosi poliziotti che hanno catturato il ladro, lasciando tutti a chiedersi come si evolve una storia del genere nel mondo reale.
L’Incontro Inaspettato
In un momento di tensione pura, Cicciogamer89 si è ritrovato faccia a faccia con le forze dell’ordine, condividendo la sua esperienza in prima persona. ‘Ho perso quelle carte in un batter d’occhio’, ha rivelato il gamer, descrivendo il furto come un colpo basso in un evento che celebra la creatività e il gioco. Questa svolta inaspettata ha acceso i riflettori su quanto possano essere imprevedibili le fiere come il Romics, attirando l’attenzione di fan e curiosi online.
Giustizia e Mistero
Mentre le indagini procedevano, la rapidità dell’intervento della polizia ha trasformato un episodio sfortunato in una storia di trionfo. Gli agenti hanno non solo fermato il responsabile, ma hanno anche restituito un po’ di speranza a una community di appassionati. Che cosa succederà dopo? Questa avventura potrebbe ispirare nuovi dibattiti sul mondo del gaming e della sicurezza, lasciando i follower di Cicciogamer89 con un misto di adrenalina e curiosità.
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Cocaina a domicilio tramite rider token come codice segreto undici arresti a Roma

#Scopri il segreto oscuro dietro i rider e la cocaina a Roma! #OperazioneAntidroga
In una svolta che sta lasciando tutti senza fiato, i carabinieri hanno smantellato una rete di traffico di droga nella Capitale, rivelando come semplici rider fossero al centro di un sistema ingegnoso e pericoloso. Immaginate ordinare la vostra cena preferita, ma ricevere invece pacchi di cocaina: è proprio questo il colpo di scena che ha scioccato Roma, con dettagli che sembrano usciti da un thriller.
Il sistema a “parola d’ordine”
Le indagini hanno portato alla luce un metodo astuto per le consegne illecite, dove token speciali fungevano da codice segreto per attivare lo scambio. Questo approccio high-tech ha reso l’operazione ancora più intrigante, lasciando molti a chiedersi quanti altri settori quotidiani potrebbero nascondere lati oscuri.
Undici arresti che cambiano tutto
Con undici persone finite in manette, l’inchiesta ha svelato connessioni inaspettate nel mondo delle consegne a domicilio. Le forze dell’ordine hanno lavorato per mesi in incognito, portando alla luce prove decisive che ora alimentano dibattiti su sicurezza e controlli. Che cosa succederà dopo? Non perdete i prossimi aggiornamenti su questa storia mozzafiato.
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