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Cronaca

ROMA LA STORTA Scontro auto moto: 29enne perde la vita

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ROMA LA STORTA Scontro auto moto: 29enne perde la vita

ROMA LA STORTA Scontro auto moto: 29enne perde la vita.

ROMA LA STORTA Scontro auto moto. Proprio su quest’ultima viaggiava la giovane vittima, che stava rientrando a casa. Aveva avvertito del suo arrivo per l’ora di cena, che però non si è mai concretizzato: il ragazzo infatti ha perso il controllo della sua Ducati ed è finito contro un’auto che procedeva nella direzione opposta. L’incidente si è verificato mercoledì sera in via della Storta e la vittima, 29 anni, è deceduta sul corpo. Il ragazzo era un vero esperto di due ruote, per cui amici e parenti non riescono a credere ad un semplice errore di manovra. A dare l’allarme il padre, che, non avendolo visto rientrare, è andato a cercarlo.

Ha fatto a ritroso il percorso solitamente compiuto dal giovane. Ad un certo punto si è imbattuto nei lampeggianti dei vigili urbani, che avevano bloccato la strada. Così il destino gli ha messo davanti la più brutta delle scoperte: il figlio riverso sull’asfalto e la moto qualche metro più avanti. Secondo i primi accertamenti, il 29enne avrebbe perso il controllo della Ducati 1000 e sarebbe finito contro una Mercedes 220. Ma la dinamica reale è ancora tutta al centro del lavoro degli inquirenti. «Troppo esperto per aver perso da solo il controllo», dicono gli amici. Ma, a quanto ha constatato la polizia locale, l’asfalto non presenterebbe avvallamenti o buche. Le indagini dunque proseguono su quella che è la morte numero 110 da inizio anno sulle strade di Roma e provincia.

INTANTO ARRESTATI FRATELLI RAPINATORI ‘GOLOSI’

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Giacomo morto per un colpo di pistola, lo zio: “Guardava un video, forse una challenge stupida”

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Giacomo morto per un colpo di pistola, lo zio: “Guardava un video, forse una challenge stupida”

Giacomo stava montando la pistola, guardava un video sul cellulare quando è partito il colpo. Non sappiamo se fosse una challenge. Quando l’ha trovata mio nipote l’arma era smontata. A parlare è uno degli zii del tredicenne che sabato notte si è ferito con un colpo di pistola nell appartemento di famiglia all’Ostiense. #Tragedia #Roma #CronacaNera

Il proiettile gli ha perforato la testa da tempia a tempia. L’adolescente è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Camillo ed è morto lunedì alle sei del mattino.

Il padre Settimio, proprietario di un banco a rotazione per la vendita di souvenir nella zona di San Pietro, ha vegliato giorno e notte accanto al figlio insieme alla madre Emma e al resto della famiglia.

Oggi verrà eseguita l’autopsia, un passaggio necessario per stabilire con certezza giuridica l’entità delle ferite mortali e per ricostruire la traiettoria del proiettile. Il sostituto procuratore Francesco Minisci al momento ha aperto un fascicolo senza indagati per istigazione al suicidio. Non è escluso che successivamente possa essere contestata l’omessa custodia dell’arma.

La pistola che ha sparato infatti è di proprietà del fratello maggiore della vittima, un venticinquenne che si guadagna da vivere come vigilante.

“Non me lo perdono – piange disperato il fratello davanti ai famigliari – se avessi fatto un altro lavoro, se non avessi avuto la pistola, Giacomo sarebbe ancora qui con me”.

Gli agenti della squadra Mobile diretti da Roberto Giuseppe Pititto indagano per ricostruire i fatti. Al momento, dall’analisi del cellulare dell’adolescente, non risulterebbe nessuna attività in corso al momento dello sparo, né una video chiamata, né la visione di un video, di qualunque tipo. Le indagini sono ancora nella fase iniziale.

Dagli amici ai parenti più stretti, ieri pomeriggio una folla composta si è radunata ai piedi del palazzo dove abita la famiglia, per partecipare al loro dolore.

“Mio nipote era un ragazzo sano, allegro, per bene – insiste lo zio – non ho mai saputo di nessun digiuno”.

Quando è partito il colpo padre e figlio erano soli in casa. Settimio stava guardando la tv in salotto, “Giacomo nipote era in camera da letto, ha trovato la pistola che smontata ed è partito il colpo, non sappiamo come”.

Gli agenti della Mobile lavorano proprio per ricostruire ogni dettaglio. Mentre la famiglia aspetta di poter organizzare l’ultimo saluto a Giacomo, ucciso da un colpo di pistola nella sua cameretta, mentre il padre guardava la tv in salotto.

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Ilaria Sula, caccia ai complici di Mark: corpo nascosto con due amici

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Ilaria Sula, caccia ai complici di Mark: corpo nascosto con due amici

Incredibile a Roma: l’assassino, descritto dai giudici come “freddo e lucido”, dopo il delitto ha avuto la freddezza di mangiare una piadina con un’amica. #Roma #Cronaca #Giustizia

I giudici hanno descritto l’assassino come “freddo e lucido”, evidenziando una totale mancanza di empatia o rimorso. Subito dopo aver commesso l’omicidio, l’uomo ha dimostrato una calma surreale, tanto da consumare una piadina in compagnia di un’amica. Questo comportamento ha lasciato sconcertati non solo gli inquirenti ma anche l’opinione pubblica, che si interroga su come sia possibile una tale indifferenza di fronte a un atto così grave.

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