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Cronaca

ROMA Un chilo di ‘maria’ nella borsa: arrestato 24enne nigeriano

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ROMA Un chilo di ‘maria’ nella borsa: arrestato 24enne nigeriano

ROMA Un chilo di ‘maria’ nella borsa: arrestato 24enne nigeriano.

ROMA Un chilo di ‘maria’ nella borsa. Questo il motivo che ha portato nelle scorse ore all’arresto di un 24enne nigeriano. Ad eseguire il provvedimento gli uomini della Polizia di Stato, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti nelle maggiori piazze della Capitale.

Prima dell’uomo, a finire nella rete degli agenti del commissariato Esquilino era stato un noto rapper romano. S.M, 31 anni, era stato fermato per un controllo a piazza Vittorio Emanuele II e trovato in possesso di cocaina, hashish e ketamina, oltre a 675 euro in banconote di piccolo taglio. 

E veniamo all’arresto del nigeriano, A.B, che aveva nascosto la droga in una maglia. Fermo ad aspettare l’autobus, l’uomo però si guardava sempre intorno. Un atteggiamento che ha insospettito due agenti della Polizia di Stato che, liberi dal servizio, transitavano a bordo di autovettura privata su via di Acqua Bulicante. Con l’ausilio degli agenti del commissariato Porta Maggiore, hanno proceduto al controllo del cittadino straniero, residente a Teramo, e lo hanno ammanettato. 

Gli uomini della Sezione Falchi della Squadra Mobile di Roma hanno invece arrestato F.G., 49enne romano, poiché trovato con 1 kg e 500 grammi di marijuana, circa 160 grammi di hashish  ed una pistola mauser calibro  7,65 completa di caricatore .

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo hanno invece effettuato numerosi controlli nella zona adiacente al parco pubblico di Largo Beato Placido Ricciardi, ritrovo di numerosi giovani che frequentano i locali della movida. Il luogo è stato attentamente osservato per rintracciare soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Fingendosi fruitori dell’area verde, i poliziotti hanno notato un uomo in attesa nei pressi di una panchina. Qui veniva avvicinato da dei giovani, a cui vendeva alcune dosi di sostanza stupefacente in cambio di denaro. Subito fermato, l’uomo è stato identificato per A.H.E.H., 31enne di nazionalità egiziana, e trovato con alcune dosi di hashish già pronte per essere vendute e denaro contante. Arrestato, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la direttissima. Al termine del procedimento, gli è stata applicata la misura cautelare personale del divieto di ritorno nel Comune di Roma, imponendogli di non dimorare e di non accedere più in questo Comune.

In Piazzale degli Eroi sono invece intervenuti gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prati, per un servizio di contrasto del fenomeno della droga. I poliziotti hanno notato una persona che con gesti  “tipici” da spacciatore attirava  gli eventuali “clienti”. Fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di alcune dosi di “fumo”, che gli sono costate la segnalazione alla locale Prefettura.

Sempre gli agenti di Prati hanno effettuato servizi di osservazione negli stabili e abitazioni vicine. Hanno così fermato C.M., 35enne romano con precedenti di polizia, con della droga. Accompagnato presso l’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato numerose dosi di hashish, di marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, nonché una cartuccia di una pistola calibro 45. Da successivi accertamenti sulla sostanza stupefacente sequestrata, gli agenti hanno appurato che sarebbero state immesse sul mercato non meno di 650 dosi. Arrestato e portato in Tribunale per la direttissima, il 35 enne è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere.

E in via Ostuni, angolo via Manfredonia, alla vista degli Agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti e del commissariato Prenestino, D.V., 33enne originario di Barletta ma residente a Roma, con precedenti di polizia, ha cercato di allontanarsi repentinamente. Fermato per un controllo, ha poi cercato di disfarsi di un involucro, in cui gli agenti, una volta recuperato, hanno rinvenuto cocaina. Perquisito, l’uomo è stato trovato con una busta contenente circa 40 grammi di hashish e diverse dosi di “polvere bianca” .

In via dell’Archeologia gli agenti del commissariato Casilino hanno pizzicato nello scambio di droga/denaro  G.D., di 41 anni nato a  San Benedetto del Tronto e residente a Roma, e C.M., 41enne romano, entrambi con precedenti di polizia. Fermati, al primo hanno trovato 12 dosi di cocaina e 280 euro in contanti mentre al secondo due dosi di eroina, già pronte per essere vendute.

Individuata l’abitazione di un pusher nel quartiere Primavalle, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Aurelio, hanno avviato un’attività di monitoraggio. Diversi gli appostamenti, che hanno consentito di constatare un discreto movimento di “clienti” e notare in modo particolare il modo di suonare al citofono: due veloci e brevi suoni ravvicinati tra loro e subito dopo lo spacciatore si affacciava dalla veranda per controllare chi fosse. I poliziotti hanno deciso di fargli visita, hanno citofonato e pensando che fossero dei clienti, li ha fatti salire a casa. Li ha poi attesi sul pianerottolo con due involucri contenenti cocaina. Qualificatisi come agenti di polizia, lo hanno identificato per M.A., 44enne romano, con precedenti di polizia. La casa veniva poi perquisita con esito positivo: 53 involucri di cocaina, 6 dosi di hashish , 1 involucro di “maria” e 500 euro in contanti. 

Tenuto d’occhio da un po’ di tempo dagli investigatori del Commissariato Primavalle  poiché già arrestato mesi fa e attualmente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, S.T. 19enne romano è stato nuovamente arrestato per droga. All’interno di un garage i poliziotti hanno rinvenuto grazie al prezioso fiuto dei cani antidroga della  Questura di Roma “Condor” e “Wuumm”, oltre 200 grammi di sostanza stupefacente contrassegnata dalla denominazione “dosidos” e diverse dosi di marijuana nonché tutto il materiale per il confezionamento.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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