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Cronaca

ROMA Controlli centro storico: sigilli a un ristorante

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ROMA Controlli centro storico: sigilli a un ristorante

ROMA Controlli della Polizia Locale su occupazioni di suolo pubblico. Rimosse oltre 200 parti di arredo urbano abusive. Inoltre apposti i sigilli a un ristorante del centro storico per gravi carenze igienico sanitarie.

Sanzioni e sigilli a un ristorante del centro storico. Proseguono gli interventi di contrasto ai fenomeni legati all’abusivismo commerciale, soprattutto a tutela del decoro di Roma, da parte della Polizia Locale della Capitale. Come avvenuto nelle scorse settimane in altre zone gli agenti hanno eseguito una serie di verifiche, concordate con il I Municipio, in pubblici esercizi di alcune vie e piazze storiche. Accertate in tutto occupazioni di suolo pubblico abusive per circa 330 metri quadri.

Le pattuglie del Reparto Amministrativa del I Gruppo ‘ex Trevi’ hanno effettuato controlli in via Aurora, alle spalle di via Veneto nella zona di piazza del Popolo, accertando occupazioni abusive per un totale di circa 85 mq.. Rimossi più di 200 tra tavolini, sedie, pannellature in ferro e altro arredo urbano. Gli accertamenti sono proseguiti in via della Croce. Qui gli agenti hanno sanzionato tredici attività responsabili di un ampliamento irregolare di occupazione di suolo pubblico per circa 250 mq.. Nel corso delle verifiche, avvenute con la partecipazione dei Carabinieri, apposti i sigilli a un locale nei pressi di Piazza del Popolo.

Già controllato nei mesi scorsi e sottoposto a chiusura a febbraio per difformità strutturali. Oltre a occupazione di suolo pubblico eccedente di circa 25 mq. riscontrate nell’attività gravi difformità igienico sanitarie, nonché l’esercizio abusivo di cottura dei cibi. Al termine dei controlli inoltrata apposita segnalazione ai competenti uffici Asl. Al termine delle operazioni ammontano a più di 3.000 euro le violazioni accertate per le occupazioni illecite di suolo pubblico. Oltre al recupero della tassa di occupazione per una cifra che supera i 100.000 euro.

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Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.



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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.



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