Attualità
STADIO ROMA Grancio (Misto): “Siamo fuori dalla legalità”
STADIO ROMA Grancio: “Nella giornata odierna, l’amministrazione Raggi ha ufficializzato che la procedura di approvazione dello stadio di Tor di Valle gode di uno status speciale. Si tratta di una sorta di segreto di stato, che impedisce, in violazione della legge, non solo ai cittadini e alle associazioni civiche, ma anche ai consiglieri comunali, di accedere agli atti fondamentali. Siamo di fronte a una situazione di totale illegalità, con la quale si impedisce perfino ai titolari del mandato elettivo di svolgere le proprie funzioni, nonostante l’Anac abbia chiesto al Campidoglio di pubblicare tutti i documenti. La legge parla chiaro, in quanto conferisce ai consiglieri un diritto di accesso privilegiato, connesso al loro mandato istituzionale.
Ciò prevede l’esercizio del controllo sulla correttezza degli atti degli uffici, quindi anche sugli atti in corso di formazione. Interpretazione, questa, pienamente condivisa dal Consiglio dell’Anac che, nella seduta del 23 ottobre scorso, ha emesso un provvedimento finalizzato a intimare al Campidoglio di pubblicare sul proprio sito tutti gli atti riguardanti lo stadio, compresa la convenzione in via di definizione. Fin dall’inizio della mia esperienza in Assemblea capitolina, ho fatto presente che lo Stadio di Tor di Valle sguazzava nell’illegalità, ma ora si sta davvero superando ogni limite. La sindaca Raggi e il suo entourage più stretto stanno creando attorno a questa procedura una cortina di ferro, la cui unica missione è impedire che all’interno della stessa maggioranza si consolidi la consapevolezza di revocare l’interesse pubblico a un progetto che danneggia la città e il futuro dell’As Roma”. Queste le parole di Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea capitolina e vicepresidente della commissione Urbanistica.
Attualità
I tempi di attesa e la buona notizia per i pendolari della Metro B di Roma nel 2025
Nel contratto di servizio 2025-2027 di Atac c’è una buona notizia, seppure parziale, per i romani: già nel corso del 2025 i tempi di attesa sulla Metro B torneranno a 4 minuti, almeno sul troncone principale. Sulle diramazioni, cioè sulla B1 e sul troncone restante della B si resterà intorno agli 8 minuti, stando a quanto si legge sul documento di programmazione del servizio 2025 fornito da Atac.
Presentando la delibera che contiene il nuovo contratto di servizio, l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha spiegato che per quanto riguarda la Metro B l’aumento del chilometraggio complessivo farà segnare un più 28 per cento: si passerà infatti dagli attuali 15 milioni di chilometri a 19 milioni di chilometri. Questo grazie al completamento delle revisioni dei treni e all’arrivo dei nuovi convogli a partire da marzo, con entrata in servizio a partire dal mese di giugno. Alla fine dell’anno saranno 6 i nuovi treni in più sulla Metro B. A dicembre ne arriveranno altri due, ma entreranno in servizio a gennaio 2026. Per quanto riguarda la Metro A, il chilometraggio resterà sostanzialmente lo stesso del 2024, mentre la linea C farà registrare un aumento del 10 per cento (da 9,3 milioni a 10,4 milioni e a 18 milioni nel 2027), grazie soprattutto all’apertura delle due nuove stazioni di Colosseo e Porta Metronia a settembre 2025. In generale, le novità riguardanti le metro di Roma per il 2025 sono incentrate sull’incremento del chilometraggio e sull’introduzione di nuovi treni per migliorare il servizio.
Attualità
Un medico minacciato di morte con un paio di forbici: “Ti sparo in testa, ho parenti nel clan Spada”
Un uomo di trentadue anni è stato condannato a sette mesi di reclusione per tentata violenza privata e lesioni personali aggravate nei confronti di un medico dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia. Il giudice ha emesso la sentenza in seguito all’aggressione avvenuta l’11 agosto 2023, in cui l’uomo minacciò e attaccò il medico con delle forbici. Gli agenti del X Distretto Lido di Roma e la Procura hanno condotto le indagini sul caso. Durante l’incidente, il paziente si lamentò dei tempi d’attesa e proferì minacce violente contro il medico, dichiarando di appartenere a una famiglia malavitosa e minacciando di incendiare l’ospedale. L’uomo si autolesionò e minacciò di uccidere il medico con le forbici chirurgiche. La vicenda ha portato il dottore a sentirsi male e ha generato ulteriori conseguenze.
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